Di-vertere

Turismo, curiosità, ricerca, distensione… si può intendere e vivere la vacanza in molti modi… Tra i vari modi di far vacanza c’è quello del “giramondo”. Il giramondo vive interiormente sempre una situazione di ricerca, di nostalgia, di richiamo o di nomadismo, di esilio o di speranza in una “terra promessa”. Col turismo di massa questa figura assume una tonalità nostalgica. Il viaggio, diventato “turistico” è ormai come “il misurar la cella del detenuto che cammina su e giù dove altri prigionieri altrettanto mobili e ‘liberi’ hanno già lasciato un solco”(Leed). Il viaggiare, che un tempo era una esperienza eccezionale, rara, ora è un fatto di routine.

Il campo semantico del viaggio è mutato rispetto a quello della tradizione. A viaggio oggi si collega “aereo”, “albergo”, “taxi”, “ristorante”… Certo sono indiscutibili i benefici della tecnologia che accorcia le distanze ed unisce il mondo. È tuttavia necessario pensare come questa dimensione di vita, quella esplorativa, rischi di esser persa. E allora? Proviamo a prendere carta e penna e a muoverci, almeno per una volta, come esploratori nel luogo in cui ci troviamo, sia esso un safari avventuroso, un viaggio organizzato a puntino o un andare su e giù per le strade della nostra città. Proviamo a fare i “giramondo” al di là del contesto in cui ci troviamo e poi proviamo a prendere piccole (anche piccolissime) note, impressioni, emozioni… anche atomi, briciole, flash. Sarà un modo per di-vertere (cambiare direzione), divertirci e scoprire una novità persino nel quotidiano più ordinario. Chi vuole potrà farci avere queste piccole note…

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