16 Horsepower – Secret south

..see my tears good father
will they wash it away
all my dirt from your holy feet
no i don’t believe it works that way
‘cause you ask for nothin’
‘cept to be by my side

Così scrive David Eugene Edwards dei 16 Horsepower. Un altro figlio di predicatori. Da Denver, Colorado, a 17 anni si sposa, viene cacciato e dannato dalla chiesa di famiglia, vaga per gli States suonando in vari gruppi e predicando una propria concezione del cristianesimo, finchè a Los Angeles negli anni ‘90 fonda i Sixteen Horsepower.

Per 5.99 dollari mi sono ritrovato una copia usata di Secret South, frugando nel reparto “folk – blues” di un immenso negozio di dischi. Speravo in una rilassante e allegra musica da ascoltare in viaggio, tra chitarre, banjo e armoniche. Niente affatto.
Immaginatevi un luogo qualsiasi perso nella provincia americana, poi fate scendere la notte, magari niente luna, un po’ di vento, anzi molto vento, che alzi la sabbia e cìgoli il metallo arrugginito di insegne abbandonate. Poi vi perdete, si vi perdete, e vagate nella notte finchè non trovate un saloon sgangherato e dentro musica e gente a bere, un predicatore urla parole e quelle parole sono per voi…

Un gran disco, che esige un ascolto accurato, quindi non sperate di dedicarvi ad altro. Ascoltate. Si inizia con un rock di impatto, belle chitarre, voci e cori incisivi. Poi una ballata country, poi giù in un viaggio interiore verso la desolazione più oscura con aperture inaspettate. Niente di banale, ogni suono al suo posto. Chitarre elettriche e acustiche, violini, bandeon, c’è tutta l’america in questi suoni, un sud segreto, ma anche qualcosa di inaspettato che non afferri e che ti costringe inappagato a riascoltare questo disco. C’è anche una cover di Dylan verso la fine e per ultima una bella ballata che Dylan canterebbe volentieri. A mio avviso il miglior cd dei Sixteen. Magari un paio di queste canzoni le potrete sentire, se siete fortunati, al prossimo laboratorio di musica di bombacarta; se invece siete troppo curiosi e non potete resistere, non cercate a caso, provate qui e un terrificante blues in minore vi schiarirà o magari confonderà le idee…

Band: Sixteen Horsepower – cd: Secret south – anno: 2000

Leggi i 3 commenti a questo articolo
  1. andrea branco ha detto:

    ho ascoltato qualche canzone loro, a partire da quella che hai linkato. e grazie;-)
    ndr

  2. Emilia ha detto:

    Grazie per la segnalazione: ho ascoltato la canzone che hai linkato e ora ne sto cercando delle altre, visto che mi ha molto incuriosito!

  3. ddt ha detto:

    Energico profondo e segreto sud, altro che ammerica di quel calzone di Bruce: questo è il suono delle paludi e dei deserti, dei grandi fiumi e delle autostrade che spaccano le montagne.
    Ci hai fatto scoprire grande grande gruppo, grazie Gianlù!
    Forever yours, for Heaven’s sake!

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