e la polvere del domani s’incendia…

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  1. valerio ha detto:

    Oggi ho incontrato un amico che vedo frequentemente; è triste, senza una donna accanto (si è lasciato da poco), oberato dalla burocrazia che il suo lavoro comporta, angosciato di dover invecchiare (ierisera era in palestra, dopo tanto tempo… l’antivigilia di Natale !). Mentre lo salutavo, dopo aver visitato sua madre (io sono medico), con gli occhi quasi lacrimanti e con poche parole ed espressioni del volto, mi faceva capire queste cose.
    Domani passerà il Natale con la mamma malata, un po’ così, sottotono.

    Questa poesia è per lui. Non è credente, o almeno non lo è più, ma stanotte e domattina vorrei che avesse questa poesia con sé, sapendo che si riferisce a Cristo.
    Forse lui pensa che è tardi per credere alla salvezza, forse lui pensa che in casa sua domattina è impossibile trovare delle candele accese, da sole, belle, vivide, scoppiettanti…

    Forse leggendo questa poesia, passata da un suo amico, da me, stasera, il suo respiro affannato di cinquantenne non si spegnerà tra le macchine pompamuscoli di una palestra, ma sarà un bel sospirone incendiante tutto aperto al futuro, al suo futuro al suo domani, che oggi invece è morto.

    Grazie Antonio , e auguri a te e ai tuoi cari e a tutta BC , che la Luce che viene stanotte sia vista da tante ossa rotte e tanti ma tanti cuscini si riempino di sogni, tutti destinati a diventare realtà, come Cristo è reale.

    Grazie Signore perchè ci hai dato i poeti.

  2. valerio ha detto:

    Mi scuso per il congiuntivo errato “riempino”, da correggere “riempiano” di sogni etc.

  3. eva ha detto:

    Meraviglioso!

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