Lab. O’Connor – report di maggio

È il laboratorio dei contrasti quello di maggio. I contrasti che fanno ridere e quelli che inumidiscono gli occhi.

La carità ipocrita di fronte alla disperazione (La notte, Elie Weiser), l’amore che prova a giocare con il dramma della malattia (Solomon Silverfish, da Questa è l’acqua di D.F. Wallace), la violenza sanguinaria che irrompe dentro una risata (Suttree, Cormac McCarty), l’arroganza che si tramuta in pietà (Mia sorella è una foca monaca, Christian Frascella), l’infanzia tutt’altro che ingenua che turba gli adulti (Trilogia della città di K, Agota Kristof), l’uomo preistorico che ritorna sugli alberi messo in fuga dal progresso (Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, Roy L. Lewis).

A completare la batteria 121 anni di solitudine (Paul Collins) e i versi di R. S. Tomas (dalla raccolta Il senso è nell’attesa).

Appuntamento al prossimo 3 giugno, alle 20:45 presso la sede di Via Panama 9, a Roma.

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