Mark Rothko. Un pittore sulla soglia della luce
Mark Rothko (1903-70) è tra le figure più note e amate dell’arte contemporanea. Nella sua produzione matura egli ha abbracciato in modo esclusivo la forza emotiva della luce e del colore.
Per Rothko l’opera d’arte ha come vocazione quella di essere non un «messaggio», ma una finestra sulla realtà, capace di trasformare il modo ordinario di vedere le cose. Sfidando l’osservatore a una partecipazione intensa e senza vie di fuga, egli, con le sue tele, apre un abisso che non avrebbe potuto avere che due esiti: Dio o il nulla. In questo senso l’opera di Rothko resta un confronto con l’assoluto, ed è religiosa in radice, nel senso che è icona della finitezza tesa all’estremo, una notte oscura che, alla fine, gli si è rivelata fatale.
Tratto dal Quaderno N°3780 del 15/12/2007 – (Civ. Catt. IV 521-656)
Mi pare fosse lui, rotko, che invitava a raggranellare un momento di silenzio in cui crescere. Sarà suggestione, ma a me pare che, nei quadri che ho visto, ci sia quel silenzio, prima si spande e poi si fa profondissimo.