Quante cose invisibili ci passano davanti gli occhi tutti i giorni? L’essere umano è da sempre consapevole dell’esistenza di cose che sfuggono ai suoi sensi, e che tuttavia determinano aspetti fondamentali della sua vita. Ogni civiltà esistita ha trovato modi diversi per cercare di decodificare queste cose invisibili, dando loro molti nomi: divinità, destino, fato, karma, magia, anima, psiche, etere, tempo…
Nonostante questi tentativi, l’invisibile non è stato ancora afferrato e ogni volta che ci imbattiamo in esso siamo costretti a fare i conti con i nostri limiti, a ripensare i nostri schemi e le nostre abitudini. L’invisibile non si concede facilmente, e bisogna soffermarsi sulle cose per poterlo cogliere.
Uno che ha molto a che fare con le cose invisibili è il fotografo. Non a caso l’ispirazione che ci ha spinti a scegliere questo tema dell’anno proviene da una Storia della fotografia:
Leggi il resto »Il fatto è che la speranza profonda […] è di rendere fotograficamente visibile tutto ciò che sfugge, tutto ciò che è al di là della visione naturale: ciò che è troppo vicino o troppo lontano, ciò che è nascosto nelle pieghe del corpo, ciò che è trasparente, ciò che scompare — e perfino l’anima.