BombaCinema: report 2009-10

10 giugno 2010 – tema: Servire

Quel che resta del giorno di J. Ivory

Quel che resta del giorno di J. Ivory

1. Quel che resta del giorno di James Ivory (portato da Andrea)
2. L’armata Brancaleone di Mario Monicelli portato da (Valerio)
3. Galline in fuga di Peter Lord e Nick Park (portato da Tiziana)
4. Il servo di Joseph Losey (portato da Damiano)


27 maggio 2010 – tema: Spogliarsi

Teorema di P. P. Pasolini

Teorema di P. P. Pasolini

1. Donnie Brasco di Mike Newell (portato da Andrea)
2. Arma Letale di Richard Donner (portato da Mario)
3. Il nastro bianco di Michael Haneke (portato da Claudia)
4. Teorema di Pier Paolo Pasolini (portato da Damiano)


8 aprile 2010 – tema: Lottare

Palombella Rossa di N. Moretti

Palombella Rossa di N. Moretti

1. I sette samurai di Akira Kurosawa: la sequenza del combattimento finale è l’archetipo di tutte le scene similari che verranno nella storia del cinema mondiale. (portato da Angela)
2. Il gladiatore di Ridley Scott: la grazia di Commodo dopo l’epica scena della lotta nell’arena evoca e introduce il tema del combattimento interiore quando si prende una decisione. (portato da Lalla)
3. I mostri di Dino Risi: la scena fantastica del grande campione che torna a combattere comincia all’insegna dell’ironia e finisce in una tenerezza estrema, col campione sconfitto sulla spiaggua che guarda l’aquilone svolazzare. (portato da Tiziana)
4. Una moglie di John Cassavetes: una maestosa interpretazione di Gena Rowlands che lotta per rimanere in casa propria, con la propria famiglia, mentre tutti la credono pazza. (portato da Claudia)
5. Animal House di John Landis: il discorso di Bluto ai compagni propone il tema del leader – in questo caso lo scemo del villaggio – e delle motivazioni che portano a combattere, a ribellarsi. (portato da Fabio)
6. Palombella Rossa di Nanni Moretti: qui torna il combattimento interiore, esteriorizzato però dallo sport di squadra in cui si lotta fisicamente più di tutti, la pallanuoto. (portato da Valerio)
7. La 25a Ora di Spike Lee: Monty non ha più la libertà di combattere la propria vita di tutti i giorni, così se la prende col suo mondo, con la città in cui vive, col suo presente-passato. Combattendo, quindi, contro se stesso. (portato da Damiano)


18 marzo 2010 – tema: Ridere

Ninotschka di E. Lubitsch

Ninotschka di E. Lubitsch

1. Air America di Roger Spottiwoode (portato da Mario)
2. Salto nel buio di Joe Dante (portato da Lalla)
3. Ninotschka di Ernst Lubitsch (portato da Marilù)
4. Amore e Guerra di Woody Allen (portato da Andrea)
5. Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (portato da Valerio)
6. Mary Poppins di Robert Stevenson (portato da Damiano)


18 febbraio 2010 – tema: Cadere

Hollywood Party di B. Edwards

Hollywood Party di B. Edwards

1. Il grande cocomero di Francesca Archibugi (portato da Lalla)
2. L’odio di Mathieu Kassowitz (portato da Damiano)
3. Hollywood Party di Blake Edwards (portato da Andrea)


20 gennaio 2010 – tema: Navigare

E la nave va di F. Fellini

E la nave va di F. Fellini

1. War Games di John Badham (portato da Lalla): la metafora contemporanea del navigare coinvolge un mondo in procinto di tecnicizzarsi, ma non ancora conscio delle potenzialità delle nuove navigazioni. In questo caso, la visione ottimistica vince e la connotazione positiva del navigare, in una rete che ancora non c’è, salva il mondo da una guerra nucleare.
2. Frozen River di Courtney Hunt (portato da Angela): la sensazione che si prova ad osservare due pazze che decidono di navigare su un fiume ghiacciato con una automobile è mozzafiato, figuriamoci a trovarcisi sopra. Cinematograficamente impeccabile, la tensione sale ma, come non ti aspetti, il fiume non crolla.
3. E la nave va di Federico Fellini (portato da Andrea): la metafora della nave scopre come una matrioska una metafora ancora più grande, che è quella del cinema e della vita. Quanto è difficile girare un film in mare aperto, di notte, con una nave tra la nebbia? Fellini ce lo spiega…
4. I figli degli uomini di Alfonso Cuaròn (portato da Federico): film a noi molto caro, la scena finale dei tre che aspettano in mare aperto, su una barca arraffata, la nave “Tomorrow” che li salverà. L’impatto visivo è talmente forte e commovente che, ammettiamo, ci è scappata qualche lacrimuccia…
5. The Truman Show di Peter Weir (portato da Stefano): Truman lotta contro tutto e tutti, ricercando in barca la verità, navigando verso un orizzonte che che viene squarciato. Lo strappo materiale è uno strappo interiore, forse impossibile da ricucire: ecco che ritorna la doppia metafora nave-vita/cinema-realtà.
6. Ratatouille di Brad Bird (portato da Tiziana): cercare un mezzo di fortuna per raggiungere la salvezza e cercare di navigare verso la libertà. Non c’è timoniere, ma soltanto un flusso fluviale incontrollabile, dove navigare risulta quasi impossibile. Secondo film della giornata che ci ha ispirato un’Officina lo scorso anno, qualcosa vorrà pur dire…
7. Aguirre, furore di Dio di Werner Herzog (portato da Damiano): navigare verso un orizzonte che non esiste, alla disperata ricerca di El Dorado su una zattera che lentamente affonda e che lascia morire i suoi passeggeri. Aguirre rimane sopra, da solo, alla ricerca di un metaforico tesoro divino che forse non troverà mai.


3 DICEMBRE 2009 – Tema: Tagliare

Up (2009) di Peter Docter

Up (2009) di Peter Docter

1. Up (2009) di Peter Docter (portato da Andrea)
2. Top Gun (1986) di Tony Scott (portato da Mario)
3. Spiderman 2 (2004) di Sam Raimi (portato da Stefano)
4. Face/Off (1997) di John Woo (portato da Tiziana)
5. The Final Cut (2004) di Omar Naïm (portato da Lalla)
6. Eraserhead (1977) di David Lynch (portato da Claudia)
7. The Big Shave (1967) di Martin Scorsese (portato da Damiano)


19 NOVEMBRE 2009 – Tema: Uccidere

L'occhio che uccide (1960) di M. Powel

L'occhio che uccide (1960) di M. Powel

1. In Bruges (2008) di Martin McDonagh (portato da Valerio): perchè l’assassino salva la sua futura vittima dal sucidio?
2. L’uomo che non c’era (2001) di Joel Cohen (portato da Angela): quando l’omicidio non è premeditato.
3. I Guerriei della notte (1979) di Walter HIll (portato da Massimo): quando l’omicidio genera il caos.
4. C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone (portato da Andrea C.): non c’è bisogno di una pistola per uccidere.
5. Chocolat (2000) di Lasse Hallström (portato da Anna): quando si decide di farla finita auto-distruggendosi.
6. Big Fish (2003) di Tim Burton (portato da Valeria): avete mai provato ad uccidere la morte?
7. Pallottole su Broadway(1994) di Woody Allen (portato da Andrea M.): la semplicità dell’omicidio in “certi” ambienti.
8. Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989) di Peter Greenaway (portato da Claudia): l’omicidio che si ritorce contro.
9. L’occhio che uccide (1960) di Michael Powell (portato da Damiano): le pulsioni di un serial killer ed il cinema-realtà.