La stella dei Re Magi
Ad un anno di distanza dalla sua improvvisa scomparsa voglio ricordare Emanuele Luzzati, pittore, ceramista, scenografo e illustratore, di religione ebraica, che ha rappresentato più volte i Re Magi con tutta la fantasiosa creatività del suo tratto, ravvivato dai colori, espressione del suo animo sempre disposto ad incantarsi e a incantare con la freschezza di una semplicità di sentire, come disposizione alla scoperta. Puntare l’attenzione sui Magi vuol dire avere un animo aperto alla ricerca, fiducioso nella speranza. Infatti degli altri personaggi del presepe conosciamo tutto o molto possiamo inventarci con la fantasia sostanziata dalla verisimiglianza storica, mentre dei Re Magi resta solo il mistero, con un fascino speciale, che incanta non solo quanti guardano alla Natività con spirito religioso, ma anche quelli che si accostano a questi eventi con la curiosità dell’animo o la passione per l’arte.
Così è per Luzzati, autore di 16 tavole a colori, a cui si affiancano testi suggestivi della tradizione (Vangeli apocrifi, auto sacramental, Giovanni da Hildesheim, Lope de Vega, Eliot). A proposito di queste sue immagini Luzzati scriveva: “Ho rappresentato molte volte i re magi, affascinato dalla loro storia pur non essendo di religione cristiana. Fin da piccolo questi personaggi hanno stimolato la mia fantasia: per la loro provenienza dal lontano Oriente, per il lungo viaggio, per la regalità, per i doni. […] Sono uomini come noi anche se sono re, e si mettono in cammino con grande umiltà, per conoscere ciò che non sanno”. I Re Magi hanno saputo guardare lontano con coraggio e fiducia, hanno affrontato la fatica della ricerca e alla fine hanno raggiunto la loro meta. Dando alla loro avventura i tratti marcati del suo disegno e la spettacolarità dei suoi colori, Emanuele Luzzati ha voluto coinvolgerci in questa avventura.
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