Report Laboratorio BombaCinema novembre 2012
Giovedì 15 novembre c’è stato il primo laboratorio di BombaCinema presso la sede di Via Panama 9 (il prossimo sarà giovedì 13 dicembre, ore 19,30).
Il laboratorio è partito alla grande e i sette partecipanti presenti hanno selezionato ciascuno delle ottime scene, alcune prese da film celebri e altre da film meno noti, spaziando dal film storico in costume al film d’animazione della Pixar passando per i grandi film d’autore.
Questi i film della serata:
1- Life Lessons di Martin Scorsese (1° episodio tratto dal film “New York Stories”): Lionel Dobie, artista affermato di New York, non riesce a trovare l’ispirazione per il suo nuovo dipinto e cerca quindi di trovarla riallacciando i rapporti con la sua giovane apprendista Paulette, in un momento in cui ormai il loro legame si è esaurito e tra i due non è più possibile alcuna comunicazione. “…È un fatto tuo. Voglio dire… Tu fai dell’arte perchè devi farla, perchè non hai altra scelta; non è questione di talento. È questione che non puoi fare altro che quello”. Di fronte all’esigenza di Paulette di sapere se ha del talento o meno, se vale la pena che continui a dipingere, Lionel il “Leone” risponde con queste parole, le uniche che in quel momento riesce a trovare ma che non fanno altro che ferire e generare un sentimento di rassegnazione nella giovane apprendista.
2- 8 ½ di Federico Fellini: monologo finale del protagonista.“Ah come vorrei sapermi spiegare. Ma non so dire. Ecco tutto ritorna come era prima, tutto è di nuovo confuso. Ma questa confusione sono io. Io come sono non come vorrei essere.” Anche Guido come Lionel Dobie non riesce a comunicare e, proprio come il celebre pittore di New York che afferma di essere un artista proprio perchè non potrebbe fare diversamente, così anche Guido accetta se stesso e trova una possibilità di redenzione, comunicazione e ricongiungimento con gli altri nella propria arte.
3- Casomai di Alessandro D’Alatri: il “Sì” pronunciato davanti all’altare deve essere della sola coppia o deve essere un “Sì” pronunciato da cento, duecento, mille altre persone? Alle volte l’amore è soffocato dalle tante difficoltà esterne e c’è quindi bisogno di tornare all’essenzialità della relazione di coppia: “Il matrimonio è un fatto privato”. In questo modo il prete conclude l’omelia, esortando i presenti ad andarsene prima della fine della celebrazione del matrimonio.
4- Ubriaco D’amore di Paul Thomas Anderson: l’inizio del film è folgorante. La sicura routine di tutti i giorni messa a punto dal piccolo e timido imprenditore Barry Egan viene interrotta dal misterioso arrivo di un organetto depositato, quasi lanciato, per strada da un camion in corsa e dall’apparizione di una donna che entrerà una volta per tutte nella vita di questo irrecuperabile timido che veste abiti blue shock.
Barry non sa come ci si comporta quando si è innamorati ne tantomeno riesce a comprendere come far suonare quello strano organetto da cui escono solo note confuse e dissonanti. Lentamente imparerà ad amare e anche a suonare lo strumento che gli ha cambiato la vita.
5- Cars di John Alan Lasseter: McQueen sta vincendo, è ormai all’ultimo giro della corsa ma il rivale Chick dà uno spintone a “The King” e gli fa subire un gravissimo incidente; Saetta vede sugli schermi l’auto sfasciata e inchioda davanti al traguardo senza passarlo. Rinuncia quindi alla vittoria a favore di Chick per recuperare il vecchio campione uscito fuori pista e lo spinge oltre il traguardo permettendogli così di finire la sua ultima gara. Chick si merita la Piston Cup, ma per causa di quell’incidente, non viene festeggiato e viene anzi cacciato dai fotografi. Il gesto di McQueen è un gesto d’amore gratuito oppure un modo per umiliare il suo rivale e guadagnarsi gli applausi e gli onori della platea?
6- La versione di Barney di Richard J. Lewis: scena molto intensa e straziante quella in cui Barney realizza di stare perdendo la memoria. Tornato a casa Barney sprofonda nella poltrona, si guarda attorno ma non riconosce nessuna delle facce incorniciate in fotografia; i ricordi gli stanno svanendo dalla mente. Preso da un eccesso d’ira comincia a distruggere tutto ciò che gli si para davanti agli occhi fino a quando la figlia non interviene per calmarlo (una scena che ad alcuni ha ricordato la furia di Kane nel capolavoro di Orson Welles).
Bravi! dovete continuare a pubblicare sul sito i vostri lavori come fanno gli altri gruppi di lavoro. sono spunti interessanti per tutti
spunti davvero interessanti. ci siete mancati voi di BombaCinema!!
ha ragione michele. perché ha avete messo più i report dei vostri incontri ???? dove eravate finiti??
ma qual è il filo conduttore???? boh