Canto dello splendore dell’acqua (1950)

Nel fondo stesso, a cui volevo solo attingere
acqua con la mia brocca, ormai da tempo alle pupille
aderisce splendore… Tante le mie scoperte
quante mai fino a ora!
Qui, riflesso dal pozzo, scopersi in me tanto vuoto.

Che sollievo! Interamente non saprò in me trasportarti,
ma voglio che tu resti, come nello specchio del pozzo
restano foghe e fiori colti dall’alto,
dallo sguardo degli occhi stupefatti
– occhi più luminosi che tristi.

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