Buon Natale! (con Iosif Brodskij)
Quali sono gli «ingredienti» di un miracolo? Il miracolo è forse una ricetta? Al presente, al passato e al futuro, cioè alla storia, anche personale è necessario aggiungere un «assaggio di vastità». Ecco il punto. A volte le nostre vite sono grette, chiuse, piccine: manca l’ampiezza, la vastità, la profondità. Il miracolo è fatto di questo: vedere uno spazio ampio in ciò che sembra ristretto da un orizzonte spaziale e temporale. Non c’è «deserto» per il miracolo, né landa desolata. Si intravede un stella accesa che illumina il mondo che altrimenti appare cavo e vuoto, destinato a perire, a finire, mentre il suo tempo è altro…
Per un miracolo, quali gli ingredienti? Il vello
del pastore, un pizzico appena di presente, un briciolo
di ieri, e alla manciata del giorno che verrà aggiungi
a occhio una fetta di cielo più quell’assaggio di pura vastità.
E si compie il miracolo. Perché i miracoli,
attratti dalla terra, serbano gli indirizzi,
anelando talmente a svolgere la prescritta funzione
da giungere a destinazione perfino nel deserto.
E se vai via di casa – accendi, al momento
del commiato, le quattro candele di una stella
perché illumini un mondo vuoto di realtà,
mentre ti segue con lo sguardo per l’eternità.
Iosif Brodskij, da Poesie di Natale
Prima di inserire un commento, assicurati di aver letto la nostra policy sui commenti.