Librarsi

Librarsi. E’ uno dei nomi selezionati per il nostro gruppo di lettura. Io voterò per questo. Ho girellato su Google e ho capito che non è la prima volta che questo verbo viene usato allo scopo, pazienza per la mancanza di originalità, e poi non so ancora se sarà il più votato. Ma mi piace. Leggo dal dizionario: librarsi, mantenersi sospeso in aria. A mio avviso sì, ci si sospende in aria quando si legge un libro, e – secondo Coleridge – si sospende anche la propria incredulità. La sospensione non significa perdita dei contatti con il mondo, il mondo è sotto di noi, siamo temporaneamente sopra di esso e abbiamo una visuale privilegiata, come la cima di una montagna che è visibile da grandi distanze e non dalla sua valle più vicina. E non significa nemmeno fuga, evasione, perché a terra torneremo arricchiti dalla lettura, sperando di “cadere con stile”(vedi toy story).

Cerco altri spunti di riflessione su questo verbo e penso a “Libr(i)arsi”, che dà il senso del divorare i libri con passione, una passione che brucia e arde gli stessi libri che stiamo leggendo.

E infine librarsi può essere tramutato, forzandone il significato, in “farsi di libri”: una sorta di dipendenza da libri che dà piacere, senza effetti collaterali. Una dipendenza che accomuna tutti i componenti del nostro gruppo di lettura.

Gruppo che è stato ultimamente nobilitato dalla sede dei nostri incontri: ci è stato concesso di ritrovarci mensilmente in una biblioteca, e che biblioteca! La biblioteca delle Oblate di Firenze dove il 3 maggio scorso ci siamo ritrovati per la prima volta, e per questo abbiamo dovuto pensare a un nome. Nella foto potete osservare, appunto, i nostri visi che sprizzano felicità per questo grandioso evento. Anche se non lo dimostra, anche Marco è felice (al centro con gli occhiali).

In quella sera  sono stati letti brani tratti dai seguenti testi:

  • Per chi suona la campana, Ernest Hemingway, letto da Marco
  • Mia madre è un fiume, Donatella Di Pietrantonio, letto da Toni
  • Con un poco di zucchero, Enzo Fileno Carabba, letto da Francesca
  • Il mare colore del vino, Leonardo Sciascia, letto da Cristina
  • Qualcuno con cui correre, David Grossman, letto da Valentina
  • Il dolore perfetto, Ugo Riccarelli, letto da Donatella
  • Stefano si è dimenticato il testo da leggere, ma non succederà più; in compenso è l’autore della foto in autoscatto.

I nostri prossimi incontri nell’anno 2011 inizieranno sempre alle 21,30 e si svolgeranno nei seguenti giorni:

  • martedì 7 giugno
  • martedì 6 luglio
  • martedì 6 settembre
  • martedì 4 ottobre
  • martedì 8 novembre
  • martedì 6 dicembre

Chi volesse unirsi a noi, ci faccia un fischio, anche tramite mail: alamal[chiocciola]tin.it

Leggi i 3 commenti a questo articolo
  1. Andrea Monda ha detto:

    grazie per questo messaggio caro Toni, per la foto che sprizza vita e gioia… e per la citazione di Toy Story che dice tutto! ciao!

  2. Andrea Monda ha detto:

    ciao toni, manda questo messaggio nelle liste di BC (ti scrivo qua perchè ho perso la tua mail), ciao!

  3. Toni La Malfa ha detto:

    Grazie tante, Andrea. Avevo il timore di essere troppo presenzialista, comunque, fatto: l’ho inviato alle liste di BC.
    Ringrazio anche chi silenziosamente mi ha abbellito la formattazione del testo
    Un caro saluto

Prima di inserire un commento, assicurati di aver letto la nostra policy sui commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *