Nasce la Federazione BombaCarta

Il 7 ottobre BombaCarta diviene una Federazione di associazioni e gruppi culturali, dopo essere stata per 8 anni una associazione culturale con sede a Roma. Adesso le sedi sono Roma, Reggio Calabria, Trento, Uboldo (VA),
Bagheria (PA), Genova. Ma…

Tutto è partito da un cassetto.

O meglio da una poesia trovata per caso, incisa nel fondo del cassetto di una cattedra scolastica del liceo “Massimiliano Massimo” di Roma-EUR, dove insegnavo. Avevo bisogno di una penna e trovai una poesia. Chi aveva scritto quei versi tanto ingenui quanto incisivi e penetranti nel fondo di quel cassetto? Chi lo saprà mai? Ma da quel momento mi fu chiara una cosa ovvia: che molti scrivono: scrivono di tutto e su tutto (diari, quaderni, foglietti, foto e… cassetti).

Da qui è nato il desiderio di far emergere il sommerso.
Misi un avviso nelle bacheche: “tirate fuori dai cassetti i vostri testi, le vostre poesie, i vostri racconti e si cercherà di dare una veste pubblica ai vostri lavori pubblicandoli in un sito internet”. E i testi arrivarono e in abbondanza. Insomma, come disse qualcuno un po’ ironicamente, era una “bombacarta”, un’esplosione di testi. Era il 24 marzo 1997. Ma ecco che nel dicembre successivo due ragazzi che avevano consegnato le loro parole mi fecero una proposta: perché non incontrarci periodicamente e formare un gruppo di riflessione e pratica creativa? L’idea era allettante. Ma chi coinvolgere? Anche questa volta fu affisso un avviso in bacheca con la certezza che ci saremmo trovati in quattro o cinque. E invece no.

Il 12 gennaio 1998 alle ore 16.00 eravano quarantadue. Da quel giorno è nato il sito internet www.bombacarta.it e abbiamo cominciato a darci appuntamento per un incontro mensile di una giornata detto “Officina”, che si tiene a Roma presso l’Istituto “Massimo”. Poi sono nati i laboratori virtuali di una mailing list e di una rivista mensile digitale (Gasoline).
Poi sono nati laboratori di vario genere: scrittura, video, teatro, lettura espressiva, lettura critica. Di recente è nato anche BombaBimbo, un laboratorio di lettura e scrittura per bambini. Leggere è importantissimo: riteniamo che non si possa scrivere senza una forte passione e pratica della lettura. La mailing list, attualmente seguita da circa 350 iscritti, ha permesso di entrare in contatto con persone diversissime che vivevano in varie parti d’Italia e del mondo. Molte persone sono state contattate grazie all’organizzazione di eventi culturali in collaborazione con la Discoteca di Stato, il Centro Studi Americani di Roma, il Big Mama, etc…

Ciò che ha caratterizzato lo sviluppo di BombaCarta e i contatti creati in questi quasi 8 anni di vita, è stata la qualità dei rapporti. Una cosa è chiara: BombaCarta non è un metodo, una idea, un programma o una organizzazione o una scuola “professionalizzante”. BombaCarta è una “bottega”, una esperienza. Più precisamente: BombaCarta è un gruppo di persone che vivono una particolare esperienza di crescita umana e culturale. BombaCarta nasce come una rete di rapporti tra persone e non un luogo asettico di apprendimento passivo. Noi diciamo che si può imparare l’arte dell’amicizia vivendo l’amicizia per l’arte. L’amicizia non è un fatto scontato. Si costruisce col contributo di chi intende viverla, con le “regole” non scritte del rispetto, dell’ascolto, della dedizione, dello spirito d’iniziativa. Anche questa è un’arte.

Crediamo nell’espressione creativa – che ciascuno ha la fortuna di ospitare in sé – intesa come mistero, sorpresa, capacità di nuove visioni sulla realtà. Cerchiamo di vivere questa passione per la creatività in una sfida di collaborazione, comunicazione e confronto, contrapposta ad ogni atteggiamento narcisistico e individualistico. Ogni gruppo o associazione che si “federa” a BombaCarta ha un proprio statuto. Quello che ci lega è l’adesione piena a un testo programmatico, il “Manifesto per un impegno culturale e creativo”, oltre a un confronto serrato sulle singole iniziative varate dai gruppi locali. L’importante per noi non sono i legami formali o burocratici, ma un rapporto reale concreto che ci fa pensare e organizzare.

BombaCarta non è, e non intende essere, un fuoco d’artificio di testi e opere sparse, nè semplicemente un “gruppo ricreativo”, ma un progetto critico forte e articolato. La filosofia di questo progetto è centrata sull’importanza di una riflessione sulle tematiche e sulle domande principali circa l’arte e l’espressione. Su queste basi alcune persone hanno bucato la Rete virtuale e sono venute a Roma. Siamo stati bene insieme.

Da qui, da parte di queste persone, l’iniziativa di vivere in loco con altri amici la stessa esperienza. Ed ecco sorgere iniziative e gruppi a Trento e Reggio Calabria, Varese, Bagheria, Genova, oltre che a Roma. Particolarmente interessante è la nascita di gruppi di lettura che portano il nome di Flannery O’Connor, la scrittrice statunitense che per noi è un punto di riferimento ideale. Poi sono nate altre liste e altre riviste, come ad esempio, BombaSicilia, la e-zine curata dai nostri amici siciliani. L’Associazione “Pietre di Scarto” di Reggio Calabria vivacizza la città con laboratori di scrittura e lettura, oltre che con un grande convegno a cadenza annuale sui grandi temi della letteratura. A Genova la gente si incontra in un appartamento privato, a Uboldo, in provincia di Varese, in un oratorio e in una biblioteca, a Trento nella biblioteca comunale. Tutto si basa sullo scambio di idee, intuizioni, amicizia, competenze…

L’ispirazione migliore segue la vita che si guarda attorno e si interroga, cercando di dar forma nello stile all’urgenza del vissuto: si scrive lavorando su se stessi. BombaCarta è un luogo in cui si impara a sviluppare questo rapporto profondo tra arte e vita, grazie alle cose molto semplici che facciamo: leggere pagine, vedere insieme film, ascoltare musica.

La cultura può essere un immenso e sterile meccanismo narcisistico che imbozzola e fa crepare dentro discorsi asfittici, scegliendo sempre i locali “giusti”, le librerie più fornite, gli spettacoli più colti e gli arredamenti più arditi: una superba miseria. L’esperienza di BombaCarta mi aiuta a ricordarmi che ai libri, ai film, ai quadri bisogna solo chiedere di aiutarci a essere più autentici e spontanei, di sciogliere le nostre incrostazioni.

L’arte e la cultura sono un “aiuto”. Non uno “strumento”, ma un aiuto a sciogliere le incrostazioni che impediscono l’autenticità. Le storie raccontate in parole e immagini possiedono in se stesse la formula capace di aprire un mondo (bello o brutto, accettabile o inaccettabile). Raccontare una storia significa «spremere» la realtà, cogliendone la sostanza (in senso letterale: ciò che sta sotto, a suo fondamento), ma anche assistere a un mondo che si spalanca davanti al suo lettore, non importa se in modo realista, o surrealista.

Questo rapporto profondo tra vita e letteratura, poesia, arte è il nostro pane quotidiano negli incontri e negli scambi che avvengono all’interno di BombaCarta. La possibilità di confrontarsi con persone che sono sulla stessa lunghezza d’onda, anche se di formazione e orientamenti diversissimi e spesso divergenti, è una ricchezza enorme.

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