Hereafter e Biutiful

All’inizio del 2011 sono arrivati in Italia Hereafter e Biutiful, gli ultimi film – rispettivamente – di Clint Eastwood e Alejandro Gonzalez Inarritu. Casualmente, li ho recuperati in DVD e guardati nella stessa giornata, una settimana fa, e non ho potuto non notare la coincidenza: entrambe le pellicole raccontano il presente a partire dalla storia di medium, persone capaci di entrare in contatto con le anime dei morti.

La distanza tra i due film è detta dai volti dei due protagonisti, quello pulito ed armonico di Matt Damon e quello virile  e sgraziato di Javier Bardem. La bellezza “classica” del primo; quella “ruvida” del secondo.

Ma qui voglio concentrarmi sulle somiglianze. I film partono entrambi da un contesto storico ben determinato: lo tsunami thailandese del 2004 per Eastwood e la Barcellona degli emarginati, schiacciati dalla crisi economica, per Inarritu.
Entrambi i film cercano di esplorare alcuni dei luoghi più drammatici del nostro presente attraverso delle storie tese ai confini del presente stesso. Delle storie vissute sulla soglia, capaci di spiare oltre l’estrema soglia.

Significa qualcosa, questa coincidenza? Quella di Inarritu e Eastwood è una scelta di disperazione o di speranza? I due hanno voluto raccontare la resa del presente, oppure, la dimensione di un suo possibile compimento?

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