Scrive Rossana Mitolo da Officine Meridiane:

Il 23 aprile, in coccasione della Giornata Mondiale del Libro, Punto A Capo e Officine Meridiane hanno organizzano un reading sul tema
“Parole migranti: Il viaggio come esilio, migrazione, ricerca interiore, libera espressione di sé”

Partecipazione aperta a tutti Ore 21.00, Madonna della Scala Via Duomo (Città vecchia) – Taranto
E’ stato possibile dare la propria testimonianza attraverso la lettura di un brano legato al tema proposto (narrativa, poesia, canzoni).
L’UNESCO ha proclamato il 23 aprile “Giornata Mondiale del Libro e dei Diritti d’Autore” per affermare il libro come un potente strumento di conservazione e diffusione della cultura. La data prescelta rappresenta un omaggio a tre fra i più grandi autori di tutti i tempi, la cui vita si spense proprio in quel giorno del 1616: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e l’Inca Garcilaso de la Vega. Il 23 aprile segna altresì la nascita o la morte di altri grandi scrittori come Maurice Druon, K. Laxness, Vladimir Nabokov, Josep Pla e Manuel Mejía Vallejo.
Per l’occasione sono state donate delle rose alle donne presenti a celebrazione della concomitante Giornata del Libro e della Rosa, che da circa settant’anni in Catalogna (Spagna) si celebra il 23 aprile in occasione della festa di San Giorgio. In questa ricorrenza i catalani si scambiano libri e rose, simboli della cultura e della bellezza. Solitamente gli uomini offrono una rosa alle donne e le donne regalano un libro agli uomini. Oggetto del dono è una rosa perché secondo la leggenda, quando San Giorgio, in soccorso di una principessa, uccise il feroce drago, dal suo rosso sangue spuntò un cespuglio di rose rosse, che San Giorgio donò alla principessa liberata. La leggenda vuole che da ciò sia nata la tradizione di offrire rose alla persona cara, sin dal 1926. Grazie al successo avuto, l’UNESCO ha deciso di proclamare il 23 aprile Giornata Internazionale del libro.
Si dice che il giorno di San Giorgio sia testimone di nuovi amori, scaturiti grazie al desiderio di celebrare in modo intrigante e con complicità il puro piacere della lettura.
Per questo motivo questa data, così simbolica per la letteratura universale, è stata scelta dalla Conferenza generale dell’UNESCO al fine di rendere omaggio, in tutto il pianeta, al libro e ai suoi autori, incoraggiando tutti, particolarmente i più giovani, a scoprire il piacere della lettura e a rispettare l’irrinunciabile contributo degli autori al progresso sociale e culturale.

Il viaggio è una metafora assiduamente presente nella produzione letteraria di sempre: dall'”Odissea” di Omero al “Tè nel deserto” di Paul Bowles; dal “Milione” di Marco Polo alle “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne; da “Robinson Crusoe” di Defoe a “Latinoamericana” di Ernesto Che Guevara; da Goethe a Tiziano Terzani a Fosco Maraini.

Questi alcuni commenti sulla serata:

“Mi permetto di dire con orgoglio che è stata una seratona…grazie a tutti i giovani letterati (parole grosse) che hanno contribuito.”
Di Fabio (inviato il 24/04/2006 h: 09:19:20)
“La bellezza salverà il mondo” (F. Dostojevski). È proprio vero; e ieri sera lo si è dimostrato con vigore, con decisione ma senza bisogno di urlare, in maniera assolutamente lieve, unendo la magnificenza della parola scritta all’orgoglio di animare uno dei tanti luoghi per tanto tempo dimenticati. Abbiamo il compito, tra gli altri, di far rivivere la città vecchia. Taranto ritengo sia uno dei pochi posti al mondo incapace di esaltare le proprie origini.
Intanto, sta lì la sorprendente magia della scrittura, nel fatto di conquistare gli animi senza bisogno di alzare la voce. Penso che ieri sera qualcuno sia stato totalmente conquistato e altri si siano convinti ancora di più di come da essa non si possa prescindere per scuotere la propria vita interiore.
Di domenica sera, alle 22.30 o giù di lì, decine di persone accalcate per sentire qualche disperato che declamava poesie o che leggeva racconti di donne offese dalla vita. Beh, penso proprio che dobbiate essere orgogliosi: di fronte alla totale mancanza di pudore e di decenza dei nostri amministratori, quella di ieri sera è stata, al contrario, una bella lezione di sensibilità, di passione, di determinazione.
Se ce ne fosse stato bisogno, avete dimostrato di essere sulla buona strada per diventare grandi.”
Di Cosimo Cazzato (inviato il 24/04/2006 h: 19:06:19)
“uniti e in stretta collaborazione si ottengono i risultati che non ci si aspetta…è stato bellissimo vedere tante….ma tante…persone, fino a colmare la “madonna della scala”…ed è stato meraviglioso guardarle negli occhi e leggere tutto il trasporto che la letteratura, la musica e il teatro riescono a far provare.grazie a tutti voi che avete collaborato nell’organizzare questa serata e grazie a tutti voi che avete partecipato…sarò stato palloso…concedetemelo questa volta”
Di mino (inviato il 24/04/2006 h: 19:11:04)
“io c’ero. è stata una serata pacifica, di quelle dove regna la semplicità, il sorriso e il piacere di condividere il gusto della lettura, l’antica chiesa era gremita di gente, una platea etereogenea, spesso le serate dedicate alla letteratura sono studiate, noiose, dove si sfoggia cultura dei saputelli e invece no, ieri era tutto molto immediato, una coesione tra gli organizzatori e coloro che hanno dato anima al teatro, alla musica e alla parola, un pubblico attento e rassicurante.
le persone che amano i libri amano la vita e la bellezza e si appassionano alle storie perchè amano i propri simili e le persone che scrivono sicuramente lasciano un segno negli individui e nei popoli.
le emozioni hanno vibrato in una parte di città dove abitano le nostre dimenticate radici.
in una parte di città dove la violenza e la bruttura ci hanno devastato, ed è giusto andare lì a declamare la poesia in una molteplicità di linguaggi. è così che le cose mutano.
Rossana ha presentato la serata ( ma anche gli altri erano carinissimi ) con freschezza, avvolta nei colori e nel sorriso.
la signora Madonna aveva uno sguardo soddisfattto, anche quando qualcuno ha letto di un certo Pasolini, cose dette trent’anni fa, a proposito del mezzo televisivo, ma così amaramente attuali.
chi scrive è anche veggente e chi legge lo sa
grazie” di lia d’arcangelo
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