L’america. O La Merica. Che tormento, Antonio. La nostra civiltà come anglossassone, bianca, protestante. Tutta la nostra civiltà, anche quella che non è wasp. Ma è bruna, cattolica, semitica o negroide.
La nostra civiltà come civiltà della trasparenza, del vetro, del cristallo, della luce. Di una luce che non salva, che non è fuori dalla caverna ma ben dentro essa. Solo che i trasportatori alle nostre spalle – o chi li comanda, meglio – sono diventati abili e astuti. Ora ingannano nella trasparenza, nella chiarezza, nella persuasione. Perchè la verità vien dietro alla persuasione, e se siamo persuasi dalla nostra luce che la nostra civiltà – quella della Merica Trionfante – è la migliore, la definitiva, la civiltà dell’albero del bene e del male finalmente coltivato nei nostri orticelli ingrottati, allora siamo felici. Almeno noi bianchi, paranglossassoni, paraprotestanti.
Un poco di buio. Ci serve un poco di buio per far luce in tutta questa luce.
L’america. O La Merica. Che tormento, Antonio. La nostra civiltà come anglossassone, bianca, protestante. Tutta la nostra civiltà, anche quella che non è wasp. Ma è bruna, cattolica, semitica o negroide.
La nostra civiltà come civiltà della trasparenza, del vetro, del cristallo, della luce. Di una luce che non salva, che non è fuori dalla caverna ma ben dentro essa. Solo che i trasportatori alle nostre spalle – o chi li comanda, meglio – sono diventati abili e astuti. Ora ingannano nella trasparenza, nella chiarezza, nella persuasione. Perchè la verità vien dietro alla persuasione, e se siamo persuasi dalla nostra luce che la nostra civiltà – quella della Merica Trionfante – è la migliore, la definitiva, la civiltà dell’albero del bene e del male finalmente coltivato nei nostri orticelli ingrottati, allora siamo felici. Almeno noi bianchi, paranglossassoni, paraprotestanti.
Un poco di buio. Ci serve un poco di buio per far luce in tutta questa luce.
ciao
raffaele