Blu in volo

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  1. Tita ha detto:

    Il blu è possibilità di librarsi nell’aria, di superare la forza che ti schiaccia a terra, di andare oltre e più in profondità …

    Occorre però un -soffio- che ti spinga in alto, un vento che spiri e ti allontani dall’altro ma solo per conoscerlo meglio nella distanza, per amare proprio lui e non una proiezione di te, per allargare meglio le braccia e il cuore.

    Blu è Paolo abbattuto sulla strada di Damasco, solo per poter volare più in alto, per poter vivere un amore più grande.

  2. Marica ha detto:

    Blu del Cobra

    Tappeto volante
    con te vibra
    tutto il
    mio essere.

    Essere forma,
    inverosimil
    piacere,
    afrodite della
    mela del peccato.

    Amo mordere
    il Blu.
    Se non posso
    morderlo
    non lo
    voglio.

    Blu è Paolo,
    anima evanescente
    proiettata
    in salita.

    Blu come i
    fotogrammi invertiti
    del Ciak si gira
    e rigira
    nell’anima.

    Il cobra
    è un essere
    così innocuo
    se sai suonare
    l’adeguata nenia.

    Possiedi il
    flauto magico?
    Procede in me
    il violento
    canto.

    Blu dentro o fuori
    dal me e te?
    Blu, come una nota
    raminga, come il sangue
    di GrandePuffo, come
    l’essenza.

    Ma non mi strapazzare
    troppo che poi il
    telo si sgarra
    e mi “stranisco forte”.

    Sono precocemente
    in menopausa
    ma Ti Amo
    cielo Blu,

    tuffo e mai più.
    M.

  3. Marica ha detto:

    Proiezione di me?

    Se solo io potessi
    credere che tu 6
    un’assurda
    proiezione
    di me.

    Ma io credo
    nel “Piano
    infinito”
    che congiunge
    tutti da terra
    al cielo.

    Io credo
    nelle sostanze
    e nei colori
    mai scissi,
    in natura
    coabitano
    lo spazio.

    Io sento
    lo spazio
    mi oriento
    a livello
    cellulare.

    Io, Tu, Egli,
    Noi, Voi, Essi.

    La proiezione
    di me stessa
    tramonta davanti
    alla percezione
    di te, e se “sento”
    comincia a correre.

    Perchè ormai
    volo ad alta
    quota,
    qualsiasi cosa
    succeda.
    M.

  4. Marica ha detto:

    Tiro al bersaglio

    C’era un gioco
    da bambina
    ad angolo del
    parco di
    San Francesco
    dirimpetto
    a San Giovanni.

    C’era un gioco
    divertente
    realizzato con
    omini di gomma,

    Tu ti sedevi
    sopra al sedile
    del cow- boy
    e poi con la
    pistola flessibile
    sparavi agli indiani.

    Non che fossi poi
    razzista davvero
    però quel gioco
    mi piaceva sul serio.

    Non ti ammorbava
    come le damine
    non offuscava
    come le pentoline,

    il gioco vero
    era sulla strada
    tra la polvere
    e la mano paterna,

    era rincorrere
    le vie col monopattino
    saltare a corda o
    giocare a campana.

    Il gioco era sparare
    agli indiani,
    che avevano la faccia
    di Pierrot
    e ciondolavano
    dietro a quel vetro
    e mi parlavano
    con la mimica per un pò.

    Come nella vita
    che quando voli
    alto, sarà più
    facile per qualcuno
    d’esterno e più
    preparato colpirti.

    Ma se giochi bene
    il tuo gioco,
    puoi sempre scivolare
    dal teleschermo
    e saltare in braccio
    al cow-boy.

    Perchè?
    Pierrot ha finito
    di piangere,
    Pierrot ha rifiutato
    il suo ruolo.

    Oh, Pierrot Bianco!
    Bianco come la possibilità.
    Gira ancora nella giostra
    fallo per me, ma solo
    se ti andrà.
    M.

  5. Giulia ha detto:

    Siete bravissimi. Molto suggestiva l’immagine. Ciao Giulia

  6. bloggointestinale ha detto:

    ooooooooohhhhhhhhhh troppo bella

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