Il blu è possibilità di librarsi nell’aria, di superare la forza che ti schiaccia a terra, di andare oltre e più in profondità …
Occorre però un -soffio- che ti spinga in alto, un vento che spiri e ti allontani dall’altro ma solo per conoscerlo meglio nella distanza, per amare proprio lui e non una proiezione di te, per allargare meglio le braccia e il cuore.
Blu è Paolo abbattuto sulla strada di Damasco, solo per poter volare più in alto, per poter vivere un amore più grande.
Maricaha detto:
Blu del Cobra
Tappeto volante
con te vibra
tutto il
mio essere.
Essere forma,
inverosimil
piacere,
afrodite della
mela del peccato.
Amo mordere
il Blu.
Se non posso
morderlo
non lo
voglio.
Blu è Paolo,
anima evanescente
proiettata
in salita.
Blu come i
fotogrammi invertiti
del Ciak si gira
e rigira
nell’anima.
Il cobra
è un essere
così innocuo
se sai suonare
l’adeguata nenia.
Possiedi il
flauto magico?
Procede in me
il violento
canto.
Blu dentro o fuori
dal me e te?
Blu, come una nota
raminga, come il sangue
di GrandePuffo, come
l’essenza.
Ma non mi strapazzare
troppo che poi il
telo si sgarra
e mi “stranisco forte”.
Sono precocemente
in menopausa
ma Ti Amo
cielo Blu,
tuffo e mai più.
M.
Maricaha detto:
Proiezione di me?
Se solo io potessi
credere che tu 6
un’assurda
proiezione
di me.
Ma io credo
nel “Piano
infinito”
che congiunge
tutti da terra
al cielo.
Io credo
nelle sostanze
e nei colori
mai scissi,
in natura
coabitano
lo spazio.
Io sento
lo spazio
mi oriento
a livello
cellulare.
Io, Tu, Egli,
Noi, Voi, Essi.
La proiezione
di me stessa
tramonta davanti
alla percezione
di te, e se “sento”
comincia a correre.
Perchè ormai
volo ad alta
quota,
qualsiasi cosa
succeda.
M.
Maricaha detto:
Tiro al bersaglio
C’era un gioco
da bambina
ad angolo del
parco di
San Francesco
dirimpetto
a San Giovanni.
C’era un gioco
divertente
realizzato con
omini di gomma,
Tu ti sedevi
sopra al sedile
del cow- boy
e poi con la
pistola flessibile
sparavi agli indiani.
Non che fossi poi
razzista davvero
però quel gioco
mi piaceva sul serio.
Non ti ammorbava
come le damine
non offuscava
come le pentoline,
il gioco vero
era sulla strada
tra la polvere
e la mano paterna,
era rincorrere
le vie col monopattino
saltare a corda o
giocare a campana.
Il gioco era sparare
agli indiani,
che avevano la faccia
di Pierrot
e ciondolavano
dietro a quel vetro
e mi parlavano
con la mimica per un pò.
Come nella vita
che quando voli
alto, sarà più
facile per qualcuno
d’esterno e più
preparato colpirti.
Ma se giochi bene
il tuo gioco,
puoi sempre scivolare
dal teleschermo
e saltare in braccio
al cow-boy.
Perchè?
Pierrot ha finito
di piangere,
Pierrot ha rifiutato
il suo ruolo.
Oh, Pierrot Bianco!
Bianco come la possibilità.
Gira ancora nella giostra
fallo per me, ma solo
se ti andrà.
M.
Giuliaha detto:
Siete bravissimi. Molto suggestiva l’immagine. Ciao Giulia
Il blu è possibilità di librarsi nell’aria, di superare la forza che ti schiaccia a terra, di andare oltre e più in profondità …
Occorre però un -soffio- che ti spinga in alto, un vento che spiri e ti allontani dall’altro ma solo per conoscerlo meglio nella distanza, per amare proprio lui e non una proiezione di te, per allargare meglio le braccia e il cuore.
Blu è Paolo abbattuto sulla strada di Damasco, solo per poter volare più in alto, per poter vivere un amore più grande.
Blu del Cobra
Tappeto volante
con te vibra
tutto il
mio essere.
Essere forma,
inverosimil
piacere,
afrodite della
mela del peccato.
Amo mordere
il Blu.
Se non posso
morderlo
non lo
voglio.
Blu è Paolo,
anima evanescente
proiettata
in salita.
Blu come i
fotogrammi invertiti
del Ciak si gira
e rigira
nell’anima.
Il cobra
è un essere
così innocuo
se sai suonare
l’adeguata nenia.
Possiedi il
flauto magico?
Procede in me
il violento
canto.
Blu dentro o fuori
dal me e te?
Blu, come una nota
raminga, come il sangue
di GrandePuffo, come
l’essenza.
Ma non mi strapazzare
troppo che poi il
telo si sgarra
e mi “stranisco forte”.
Sono precocemente
in menopausa
ma Ti Amo
cielo Blu,
tuffo e mai più.
M.
Proiezione di me?
Se solo io potessi
credere che tu 6
un’assurda
proiezione
di me.
Ma io credo
nel “Piano
infinito”
che congiunge
tutti da terra
al cielo.
Io credo
nelle sostanze
e nei colori
mai scissi,
in natura
coabitano
lo spazio.
Io sento
lo spazio
mi oriento
a livello
cellulare.
Io, Tu, Egli,
Noi, Voi, Essi.
La proiezione
di me stessa
tramonta davanti
alla percezione
di te, e se “sento”
comincia a correre.
Perchè ormai
volo ad alta
quota,
qualsiasi cosa
succeda.
M.
Tiro al bersaglio
C’era un gioco
da bambina
ad angolo del
parco di
San Francesco
dirimpetto
a San Giovanni.
C’era un gioco
divertente
realizzato con
omini di gomma,
Tu ti sedevi
sopra al sedile
del cow- boy
e poi con la
pistola flessibile
sparavi agli indiani.
Non che fossi poi
razzista davvero
però quel gioco
mi piaceva sul serio.
Non ti ammorbava
come le damine
non offuscava
come le pentoline,
il gioco vero
era sulla strada
tra la polvere
e la mano paterna,
era rincorrere
le vie col monopattino
saltare a corda o
giocare a campana.
Il gioco era sparare
agli indiani,
che avevano la faccia
di Pierrot
e ciondolavano
dietro a quel vetro
e mi parlavano
con la mimica per un pò.
Come nella vita
che quando voli
alto, sarà più
facile per qualcuno
d’esterno e più
preparato colpirti.
Ma se giochi bene
il tuo gioco,
puoi sempre scivolare
dal teleschermo
e saltare in braccio
al cow-boy.
Perchè?
Pierrot ha finito
di piangere,
Pierrot ha rifiutato
il suo ruolo.
Oh, Pierrot Bianco!
Bianco come la possibilità.
Gira ancora nella giostra
fallo per me, ma solo
se ti andrà.
M.
Siete bravissimi. Molto suggestiva l’immagine. Ciao Giulia
ooooooooohhhhhhhhhh troppo bella