La luce del sole che tramonta ricorda la limitatezza della vita, la sua caducità.
Il tempo terreno è prezioso: morire presto o tardi è indifferente.
Si comprende la nullità di tutto si piange e si geme preoccupandosi soltanto di mantenere la chiarezza.
Si aspetta la sorte rinsaldando così la propria umanità.
Si tratta di una conversione, uno stato d’animo passeggero, nella santità del giorno.
Emmaha detto:
Buon giorno giorno! piove e c’è il sole
Buon giorno sole, appari sotto un cappello grigio di nuvole e sudi gocce d’acqua!
sei bizzarro questa mattina!
– Ah sì, eh?!
– ti racconto un episodio tolto dal il mio magico cappello:
alla fermata dell’ autobus
Una signora, non più giovane, uscita da una fotografia degli anni ’30, con il suo cappello blu e i fiorellini al centro; guanto di pizzo, scarpe dorate, calzoni bianchi alla zuava, non si cura della propria diversità fra tante persone con abiti standardizzati.
La signora d’altri tempi , nota di colore nel grigio, suscita curiosità fra i passanti.
-Bellina tu sei!
Le urla un signore dall’accento fiorentino, non meno bizzarro di lei con il suo cappellino multicolore a tesa lunga, rafforzando la pedalata per scappare.
Lei gli risponde alzando la spalla destra come per dire” cosa vuoi da me guardati per te”.
anonimaha detto:
notturno
Sussurri argentea luna dai capelli canuti
mostri il tuo volto i tuoi solchi
le tue ciglia crucciate
Splendi velata nel blu della notte
carezzi con tocchi di luce i corpi malati
distesi nel letto
Gli occhi avviliti fissano il tuo chiarore
inviti a sognare la vita di un tempo
perenne nei ricordi di malinconia
poi cali il tuo velo di luna
copri con il manto il cieco
che attende un amico e che legga
per lui le frasi d’incanto
che sprigiona la tua fredda nostalgica luce
raccogli il malore che guarda la morte
e diventi triste mia vecchia luna
gigliolaha detto:
che tipi!l’originale signora d’altri tempi e il timido corridore in fuga!
allora è vero che Cristo da Capraia fa le coppie e poi l’ appaia!
Emmaha detto:
Non si sono aperte le persiane
nella casa del dirimpettaio
tutto è nero questa mattina
nero come il luttuoso giorno
appesantita dall’assenza di lui
ha chiuso le sue finestre
ed è tornata a letto in silenzio
la notte per lei questa mattina
dai toni grigi come il ferro
non è ancora finita
:-)
La luce del sole che tramonta ricorda la limitatezza della vita, la sua caducità.
Il tempo terreno è prezioso: morire presto o tardi è indifferente.
Si comprende la nullità di tutto si piange e si geme preoccupandosi soltanto di mantenere la chiarezza.
Si aspetta la sorte rinsaldando così la propria umanità.
Si tratta di una conversione, uno stato d’animo passeggero, nella santità del giorno.
Buon giorno giorno! piove e c’è il sole
Buon giorno sole, appari sotto un cappello grigio di nuvole e sudi gocce d’acqua!
sei bizzarro questa mattina!
– Ah sì, eh?!
– ti racconto un episodio tolto dal il mio magico cappello:
alla fermata dell’ autobus
Una signora, non più giovane, uscita da una fotografia degli anni ’30, con il suo cappello blu e i fiorellini al centro; guanto di pizzo, scarpe dorate, calzoni bianchi alla zuava, non si cura della propria diversità fra tante persone con abiti standardizzati.
La signora d’altri tempi , nota di colore nel grigio, suscita curiosità fra i passanti.
-Bellina tu sei!
Le urla un signore dall’accento fiorentino, non meno bizzarro di lei con il suo cappellino multicolore a tesa lunga, rafforzando la pedalata per scappare.
Lei gli risponde alzando la spalla destra come per dire” cosa vuoi da me guardati per te”.
notturno
Sussurri argentea luna dai capelli canuti
mostri il tuo volto i tuoi solchi
le tue ciglia crucciate
Splendi velata nel blu della notte
carezzi con tocchi di luce i corpi malati
distesi nel letto
Gli occhi avviliti fissano il tuo chiarore
inviti a sognare la vita di un tempo
perenne nei ricordi di malinconia
poi cali il tuo velo di luna
copri con il manto il cieco
che attende un amico e che legga
per lui le frasi d’incanto
che sprigiona la tua fredda nostalgica luce
raccogli il malore che guarda la morte
e diventi triste mia vecchia luna
che tipi!l’originale signora d’altri tempi e il timido corridore in fuga!
allora è vero che Cristo da Capraia fa le coppie e poi l’ appaia!
Non si sono aperte le persiane
nella casa del dirimpettaio
tutto è nero questa mattina
nero come il luttuoso giorno
appesantita dall’assenza di lui
ha chiuso le sue finestre
ed è tornata a letto in silenzio
la notte per lei questa mattina
dai toni grigi come il ferro
non è ancora finita