“Iniziare”, un consuntivo per la prima esperienza di Bombafoto

Quando ho pensato di fare un’analisi “a consuntivo” di quanto sarebbe stato espresso in Bombafoto in merito al primo tema avevo appena mandato la mail “inaugurale”. Confesso che mi aspettavo di ritrovarmi a riflettere su come il tema dell’iniziare ci toccasse, su cosa trasparisse in immagini della nostra idea dell’iniziare.

Invece mi sono trovato di fronte a un’evidenza della particolarità della fotografia come mezzo narrativo; non posso dire che fosse un qualcosa di totalmente inaspettato, ma di sicuro vederlo emergere con una tale forza è stato sorprendente.

Sicuramente complice il tema dato, le foto pubblicate sono fra l’allusione e la sineddoche.  Insomma, il meccanismo chiave è il rimando a qualcosa di più grande se non di assoluto, in ogni caso qualcosa che non può essere contenuto nello scatto.

A pensarci bene, questo vale e varrà sempre per qualunque foto che non voglia essere semplice documentazione di quello che rappresenta La parola chiave, insomma è “rimando”, è “induzione”.

Scendendo nello specifico del tema, ritengo si possano distingue tre grandi filoni:

  • l’inizio della giornata
  • l’inizio di un’esperienza
  • l’inizio di un’attività

Li ho elencati in ordine di decrescente efficacia: visto il tema così generale e assoluto, ho bisogno che l’inizio si riferisca a qualcosa il più “in potenza possibile”.   Di sicuro un’esperienza o, ancor di più, una data attività mi definiscono con relativa precisione la cosa che sta iniziando, perdendo quindi capacità di riferirsi ad altro, di interpellare chi guarda.  Questo può essere benissimo una scelta, ma in questo caso il tema è stato affrontato in modo molto generale, assoluto.

Andando nel concreto, quando riesamino questa mia foto

Start

sono contento di come è venuta, ma mi rendo conto che può non dire nulla a chi non usa il computer; questo non tanto perché potrebbe non sapere che quello è il pulsante di avvio del mio portatile, quanto perché non ha l’esperienza di un’attività al computer.  Per me quel pulsante è l’inizio di un’attività creativa e una finestra sul mondo, per lui un interruttore.

Al contrario l'”inizio della giornata” può essere interpretato come metafora per inizi più assoluti: il gioco delle figure retoriche quindi si moltiplica e l’immagine prende forza.  Sotto questo punto la foto inaugurale del gruppo

Waiting for coffee

è decisamente potente, così come anche questa

coffe pot

Questo è possibile perché non ho dati su come si svolgerà la giornata: ho una totale apertura, un inizio “puro”.

A questo proposito vorrei anche segnalare questa foto:

the opening

Devo dire che non la ritengo una foto fatta “bene” (ci sono sottigliezze tecniche che avrebbero potuto renderla formalmente migliore), ma credo sia la più bella di questa prima esperienza di Bombafoto.  Ha tutti i pregi di una foto che descrive l’inizio di una giornata (cosa che, in effetti, fa) e in più ha un’originalità che ad altre manca.  Dove prende questa forza?  Io credo che la prenda dal fatto di essere diretta, senza mediazioni.

Antonio ha usato un riferimento personale (la preghiera mattutina in cappella) per alludere a una metafora universale (l’inizio della giornata come inizio “universale”): ha compresso una molla che ha poi liberato la sua energia.  Inoltre, questa foto usa un accorgimento tecnico notevole: si va da un posto scuro a uno chiaro che sta “esplodendo” la sua luce ma non ha ancora illuminato tutto, dopotutto si sta solo “iniziando”, e, ulteriore finezza, non è ancora a fuoco, il che (non credo ci sia bisogno di dirlo) non fa che aumentare quel senso di tensione proprio dell’iniziare.

Dulcis in fundo, i rimandi sono ulteriormente moltiplicati: ho una metafora (l’altare per la preghiera mattutina) che mi rimanda a un’allusione (la preghiera mattutina per l’inizio della giornata) che mi rimanda a una metafora (la giornata per… fate voi).

Da lasciare senza fiato.

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