Articoli pubblicati in Officina

Perché papà?

Per ogni bambino arriva, inevitabilmente, il tempo dei perché. Arriva il momento in cui lo sgranare gli occhi non basta in più e si cercano le parole per descrivere quello che si è visto, per mettere insieme i pezzi. Allo stupore segue un desiderio di sistemazione. Di comprensione. Mamma, io ho capito perché tu sei la mia […]

Si può ridere di Dio? / 3

Ricordiamo tutti l’orbo monaco che, ne Il nome della rosa, avvelena quanti si avvicinano alle pagine dove Aristotele difende la commedia e il riso. E’ proprio vero che la tristezza intossica… ma sulla veridicità di questa visione storica che vuole un Medioevo cupo, tristo e penitente ci sarebbe molto da discutere. Eric Auerbach, nel suo […]

Si può ridere della morte? / 2

Oggi, Venerdì Santo, scende il silenzio. Il silenzio di un lutto cosmico. Quasi che la morte avesse l’ultima parola. Un sentimento ingovernabile ci assale davanti alle grandi tragedie: solo il dolore ci rende tutti uguali, solo la morte non fa differenze. Così lugubremente democratica. Ma se fosse così egualitaria e parificante, non dovrebbe toglierci la […]

Si può ridere di tutto? / 1

L’Officina di questo mese è stata una vera bomba di stimoli. Tra i tanti, però, vorrei proporre qualche testo provocatorio per rispondere alla domanda: «Si può ridere di tutto?». Una prima indicazione molto vivace mi è venuta da questo testo della Szymborska… * * * * * WISLAWA SZYMBORSKA, Il Fratellino minore «L’umorismo è il […]

Cadere sul ring e… dal ridere

(Report dell’Officina – febbraio 2010) Il cadere rivela il carattere di una persona.  Innanzitutto c’è una cosa comune alla maggior parte degli uomini: quando si cade scatta un meccanismo, che forse ha a che fare con la dignità, per cui si rifiuta l’esperienza appena vissuta, la si nega, anche a se stessi. Ho mostrato due […]

De-cadere

(Report di Officina – febbraio 2010) Tra le svariate accezioni di “cadere” nel mio intervento ho  provato ad evidenziare il significato metaforico del verbo, inteso sia come degrado della personalità che come degrado del fisico. Mi sono servita di due storie (si parte sempre da qualche storia) i cui protagonisti “cadono” lungo il proprio cammino, […]

Le potenzialità della caduta

(Report dell’Officina di febbraio 2010) Durante le riprese di un film (siamo negli anni Venti) lo stuntman Ray cade e si rompe la schiena: non sa se potrà camminare di nuovo, ma il suo vero cruccio è che la fidanzata gli ha preferito l’attore protagonista. Alexandria, una bambina immigrata con un braccio fratturato, è ricoverata […]