Articoli pubblicati in Officina

Preposizioni – “CON”

«Sciocco addolorarsi per la perdita di una compagnia. Quella persona potevamo non incontrarla mai, quindi possiamo farne a meno.» Così parlò Pavese. Possiamo davvero fare a meno di tutti, tranne che di noi stessi? Io propenderei per il no, proprio perché diventiamo realmente noi stessi –  e tali ci auto-riconosciamo – soltanto se ci poniamo in […]

Pep.o.ni, un piccolo contributo al tema del mese, “da”

Pep.o.ni è la parola in Swahili che significa paradiso. Paradiso è quel “giardino”, quel luogo magico e misterioso da cui il genere umano è stato cacciato. Quelle radici da cui siamo stati allontanati e alle quali ci riallacciamo ogni momento della nostra vita. Quella linea di cui parla Valerio nell’editoriale. Ecco Pep.o.ni, la versione di […]

Perdersi nella traduzione, sotto forma di poesia

“Poetry is what gets lost in translation” scriveva Robert Frost. Poesia, quindi, sarebbe letteralmente tutto ciò che si perde nella traduzione. Non soltanto la traduzione di tipo linguistico, ma anche quella propria di ogni processo artistico in senso stretto. La facoltà di comporre immagini, l’immaginazione appunto, è necessariamente legata a qualcosa che esiste in precedenza, […]

Il Convegno di Reggio Calabria / 05 – Colpi di grazia

Francamente non so se Flannery O’Connor leggesse poesia. Ho il sospetto di no. Dovremmo chiederlo ad Antonio Spadaro, curatore del volume Il volto incompiuto (BUR), una raccolta di saggi, recensioni e lettere della scrittrice statunitense ancora inediti nel nostro Paese. Di male, nella sua narrativa, ce n’è abbastanza da stendere al suolo un cavallo, e […]

Il Convegno di Reggio Calabria / 04 – La poesia… salva?

A proposito di arazzi rovesciati e trame nascoste… c’è una poesia di Czeslaw Miłosz, intitolata Il senso, che ci collega perfettamente alla seconda presentazione (R. Giangoia, Appunti di poesia, Fara): – Quando morirò vedrò la fodera del mondo. L’altra parte, dietro l’uccello, la montagna, il tramonto. Il vero significato che vorrà essere letto. Ciò ch’era […]

Il Convegno di Reggio Calabria / 03 – Un libro… rovesciato

In genere le presentazioni di libri ai convegni sono un po’ come il prezzemolo: tappabuchi garbati, spezie colorate che non decidono del sapore della pietanza principale. Non è stato il caso del convegno di Reggio Calabria: i tre titoli presentati – uno per giornata – si sono richiamati tra loro in una maniera davvero sorprendente. […]

Il Convegno di Reggio Calabria / 02 – Dai titoli ai volti

Introducendo il convegno, Cecilia Pandolfi ne ha commentato il titolo ricordando che possiamo parlare di «“volto” del libro proprio perché non è solo un oggetto scolastico di carta, ma qualcosa che prende vita ed entra in relazione con chi lo legge». Dietro le copertine ci sono dei volti. I nomi d’inchiostro appesi sopra titoli sono […]