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Il tempo e la memoria: Savyon Liebrecht

Meir – il protagonista dell’ultimo romanzo della scrittrice israeliana Savyon Liebrecht – non ha memoria della sua infanzia. Una menzogna ha sbarrato il fluire dei ricordi. La sua memoria è inceppata. Finché la verità – che improvvisa gli viene rivelata dalla madre – rimuove quell’ostruzione. La memoria, come un fiume, prima lentamente poi precipitosamente, torna […]

Aspettando Bruce Springsteen

In principio fu Born to run di Dave Marsh. Per i fan di Bruce Springsteen – che allora erano poco più di una setta, custodi gelosi di un culto misterico che non aveva ancora conosciuto i fasti planetari di Born in the Usa – fu un autentico oggetto del desiderio. Diciamoci la verità: a fare gola non […]

Le mie nove vite: Carla Cohn

Se c’è un punto cieco che costituisce il limite, o meglio la voragine, di fronte alla quale sembrano collassare le categorie del pensiero occidentale, quel punto cieco, quel limite è l’esperienza dei campi di concentramento. Cosa è stata, cosa ha significato questa esperienza che ha raggiunto la sua forma omicida e parossistica nel nazismo – […]

La curiosità e la filosofia: Michel Foucault

Che cosa è la curiosità? Quali paesaggi suscita? Quali smottamenti del pensiero produce? Quali familiarità contesta? E ancora: cosa ha a che fare la curiosità con la filosofia? I latini, come svela l’etimologia della parola, hanno intuito la stretta parentela tra la curiosità e la cura. Il curioso è colui che ha premura, che si […]

L’atmoterrorismo: Peter Sloterdijk

All’inizio del pensiero politico occidentale, la guerra dischiude “la sfera pubblica per eccellenza” (A.Scurati, Guerra). Nel corpo a corpo, nella dimensione rituale del duello, la cultura greca codificherà tutto un sistema di valori, incentrati sul concetto di valore guerresco: la capacità di sostenere i colpi del destino, di mantenere la propria forma fino all’assalto finale della […]

Il sogno e l’incubo: Martin Luther King

C’è un’immagine che attraversa l’intera storia americana e che si è caricata negli anni della forza inarrestabile del simbolo. A coniarla, parafrasando l’evangelista Matteo (5,14), fu nel 1630 il leader puritano John Winthrop, appena sbarcato in America: “Noi saremo come una città sulla collina. Gli occhi di tutte le genti saranno su di noi”. C’è […]

Il corpo sonoro: il jazz di Davide Sparti

L’occhio ha un riparo, la palpebra. L’orecchio invece non ha protezione: è una cavità aperta. Su questa (solo apparentemente) minima differenza, poggia la gerarchia sulla quale il pensiero occidentale ha edificato se stesso: il primato della vista rispetto all’udito. E con essa della scrittura – con i suoi caratteri di permanenza, certezza, stabilità – rispetto […]