Articoli pubblicati in Officina

Uscire, osservare, rientrare

C’è una poesia di Carver che dice così. «Si esce e si chiude la porta / senza pensarci. E quando ci si volta / a vedere / quel che si è combinato / è troppo tardi». Il primo passo è sempre segnato dall’uscire, dall’abbandono di una realtà chiusa e confortevole per «l’alto mare aperto» del […]

[Report] Officina di aprile 2017

La catastrofe nelle storie Andrea La catastrofe, lo diceva bene l’editoriale, “disattiva” la volontarietà, ha a che fare con la categoria degli “eventi”: accade qualcosa per cui la tua volontà, indirizzata verso un fine, viene sviata o del tutto azzerata. C’è un regista che forse più di altri ha realizzato un cinema “catastrofico”, ed è […]

[Report] Officina di marzo 2017

La ripetizione è generalmente considerata in termini negativi, venendo associata di volta in volta alla monotonia, alla noia, alla copia. Ripetere innumerevoli volte lo stesso vocabolo o la stessa frase ci conduce a uno smarrimento del senso; le lettere restano lì, come sacchi svuotati del loro contenuto. Eppure ripetere vuol dire anche rafforzare un concetto, […]

Ripetizione e ciclicità delle storie

Qualche anno fa partecipai a un concorso di scrittura. Erano previsti, tra gli altri, due premi distinti; uno per il racconto più originale, l’altro per lo stile migliore. Ripensandoci mi sembra che tra i due riconoscimenti vi sia un’enorme distanza concettuale. L’originalità è infatti generalmente stabilita sulla base di un tratto discontinuo, che consente di […]

[Report] Officina di febbraio 2017

Il tema di questa Officina ruotava attorno al problema della soglia nell’opera d’arte. La domanda di partenza è stata: qual è il limite, la soglia, il confine di fronte al quale dobbiamo fermarci quando facciamo esperienza dell’opera d’arte? Che relazione c’è tra quello che osserviamo, di cui facciamo esperienza appunto, e ciò che decidiamo di raccontare? […]

Esercizio n. 4: Spazio negativo

L’esercizio di questo mese prende le mosse da una lettera in cui Flannery O’Connor scrive: Mostra queste cose e non avrai bisogno di dirle La pagina di un diario può legittimamente contenere una frase come “oggi sono molto felice” – ma essa non è che una mera informazione. Una pagina di narrativa deve invece compiere […]

Attraverso la soglia

Nel settimo libro della Repubblica, Platone immagina gli uomini rinchiusi in una caverna profonda, stretta e in pendenza: una specie di vicolo cieco, dove essi hanno vissuto per tutta la loro vita, con gambe, testa e collo incatenati ad un muro, impossibilitati a volgere il loro sguardo dietro di loro, dove percepiscono la luce di […]