La fantasia: evasione o visione?
di Antonio Spadaro - pubblicato il 14 Marzo 2007
Quando un artista compone un’opera, essa è frutto della sua libera fantasia o di uno sguardo attento su ciò che lo circonda? La realtà è semplicemente uno «spunto» per i suoi voli fantastici? Quale rapporto esiste tra la realtà e la fantasia, soprattutto nel campo della creatività letteraria?
Leggiamo alcuni brevi e splendidi versi di Giovanni Pascoli che così fotografano un lampo:
E cielo e terra si mostrò qual era: / la terra ansante, livida, in sussulto; / il cielo ingombro, tragico, disfatto: / bianca bianca
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Dei 10.000 stimoli ricevuti raccolgo l’inno finale alla poesia.
La crisi contemporanea della poesia mette in luce con precisione i punti deboli del nostro tempo. Quasi parafrasando:
– non si ha voglia di entrare con «fede» in un mondo diverso dal proprio
– non si cerca di comprendere a fondo il senso della nostra vita.
– avendo perso di vista “la speranza” si cerca di narcotizzare il reale, spegnerlo, renderlo piatto, superficiale, scarno, secco.
Che dire? Appare o meglio “è” lampante (almeno dentro di me) che la fantasia è visione. Per il vero artista (poeta o illusionista che sia) la fantasia è esclusivamente visione (anche sofferta con il sangue e la fenice). Se la vive da evasione non è artista (punto). Perchè? Perchè si.
Ho viaggiato tanto, al punto da avere i sandali dell’anima completamente usurati. C’erano tanti volti e tante lingue, una babele a strapiombo sul cielo. Quel cielo che dava sulla terra. C’erano tanti libri in libreria, “i più che non valevano niente”, si, forse solo il prezzo di copertina. Tanti dipingevano, tanti amavano, tutti si fecero fautori dell’illuminazione. Però non c’erano dipinti, non c’erano libri e men che mai l’amore. l’artista sta al crocevia della sua passione, e converge dei flussi, maledettamente non vuole, ma non può opporsi, è più forte del vento battente. Evasione da chi e da cosa?
Quale immersione più grande vi fu, della nitida visione dell’umanità? Quale sacrificio più grande del suo tempo di vita da regalare al mondo? E il proprio concepimento?
Un artista non è grande senza il dolore. Se non possiede l’emozione non la potrà mai comunicare. Artista per nascita o per conoscenza? Per conoscenza, è una questione di attenzione, l’arte e l’amore necessitano di “un prendersi cura di..”. La fantasia non esiste, esiste solo la mente, con la sua babele passionale. Anche la fede è passione. Chi crede non può evadere, perchè diviene tutto,
sempre una scelta. L’arte, la fede, l’amore senza scelta sono vuote e vanno a confonder i fragili. Credo nel “dono”
che seguì un moto di angeli in salita. E parlar di angeli di questi tempi è controcorrente, lancerò il dardo e farò a pezzi “L’intelligenza del mondo”. E ancora c’è chi crede nell’arte del vino, che amaro sapore stringeva il petto mio. C’è di tanto in tanto qualcuno che narra della separazione tra arte e vita. Non è possibile la separazione, è anello congenito. Esiste solo la mente, ma forse è una questione di livelli. Eppure tra le nebbie e strati e strati di solitudine, la mia mente dice il vero se da una buia serratura continua a veder splendere solo e soltanto: il dono.
ps.Grazie del bel post- che ho amato ri-postare
M.
Visione
Era una strana notte
stanotte.
In sogno vidi per
intero il corpo
della mia fantasia.
Quella che mi consegnò
in mano
la penna col calamaio.
Ho conosciuto Anselmo
che di lavoro si prostituisce
perchè una volta ha creduto
all’Amor vero che preferì
andare a letto con un altro
solo col suo messaggio.
Ora un bacio sporco
sa purificargli l’anima.
Ho conosciuto Sofia
che ha collocato una culla
all’ospedale, così l’appannaggio
delle coscienze sarà in
bella mostra
ed in fondo è la soluzione
migliore,
sempre meglio di un miliardo
di lapidi al cimitero.
Ho conosciuto i nonni del mondo
abbandonati alla decadenza fisica
e interiore, perchè in fondo
i luoghi di accoglienza sono
la soluzione appropriata
ballano tutti e si fa festa,
sempre meglio che lavorar noi
per la loro siesta.
Ho conosciuto Arcangela
una vacabonda per strada
il suo cuore non avrebbe
retto l’inverno, si vedeva
da tempo, eppure ancora
l’avrebbero evitata
lì per strada.
Ho conosciuto la ricchezza
e tutti quei figli del denaro
che a pensarci bene vestivano
davvero bene,
per loro hanno aperto
un nuovo negozio al centro.
Ma non ti scostare
troppo da questa linea,
altrimenti ti porteranno
all’istituto d’igiene mentale,
davvero un bel posto
soprattutto quando
te lo dicono,
perchè la medicina moderna
è evoluta, per questo hanno
eretto dei monasteri pitturati
di bianco,
lo hanno fatto (dicono) per
dimostrare l’igiene,
la loro igiene mentale.
Le lampade colorate
continuano a girare
e mi dispiace per la mia violenza
solo c’è una forza
dentro me
a me sconosciuta
e delirante.
La mia grande
fantasia.
M.