Viaggio attraverso l’Eneide VIII

È Turno che, al principio del libro, sintetizza in sé l’esplodere del conflitto. Basta che egli porti l’insegna di guerra fuori dalla rocca di Laurento; tutto ciò che accade di seguito sembra scivolare, con naturalezza, da questo primo gesto: i cavalli vengono ferrati, le armi impugnate, tutto il Lazio stringe patti d’alleanza.
L’immagine di Messapo, Ufente e Mezenzio, impegnati a radunare truppe, evocano sulla pagina di Virgilio un’altra immagine, tristemente nota al poeta delle Bucoliche, quella dei campi devastati dai soldati, prima ancora che la guerra infuri.
Mentre affilano le armi contro di lui, Enea ci appare corroso dal dubbio. Ancora una volta Virgilio non ci mostra il suo eroe impavido e adiaforo, bensì perduto nei meandri della propria coscienza: egli è inflessibile nel condurre a compimento il suo destino, eppure, proprio perché avverte la profondità e l’importanza del ruolo che gli è dato vestire, non c’è momento del poema in cui Enea non viva con intensa problematicità la sua sorte. Il poeta afferma esplicitamente che Enea era “tristi turbatus pectora bello”, cioè turbato in cuore dall’amara guerra (v. 29). [Continua »]


Torta dei 10 anni di BC

Ecco la torta (una delle torte, a dire il vero) del decennale di BC, 12 gennaio 2008

e questa invece era la tortina del primo compleanno di BC nel 1999…


Le origini e la storia di BombaCarta

BombaCarta nasce da un cassetto o meglio da una poesia trovata per caso, incisa nel fondo del cassetto di una cattedra scolastica del liceo “Massimo” di Roma: avevo bisogno di una penna e trovai una poesia. Chi aveva scritto quei versi tanto ingenui quanto incisivi e penetranti nel fondo di quel cassetto? Chi lo saprà mai? Ma da quel momento [Continua »]


10 anni dopo… 12 gennaio 1998-2008

Con questo volantino appeso in bacheca il 12 gennaio 1998 nasceva BombaCarta

E con questo biglietto Luciano Ligabue salutava il suo inizio…

E poi questo logo precedette l’attuale

Comincia la festa del decennale! Auguri BombaCarta!


Acqua

acqua apEra buio pesto e guardando dal finestrino non vedevo che nero ieri sera. Eppure sapevo che sotto non c’era il nulla: c’era acqua, tanta acqua. C’era l’Oceano Atlantico. Volavo da New York a Roma e l’essere così velocemente sospeso in aria mi faceva pensare a un’altra esperienza vissuta nello Stretto di Messina su un traghetto, un viaggio molto più modesto, se vogliamo. Mi ha fatto pensare a una serata nella quale il mare era agitatissimo e, pur sapendo che la distanza da coprire era piccola, mi sembrava di essere in alto mare, un mare agitato, violento. Le turbolenze di un volo e i vuoti d’aria a volte sono più sopportabili di un’ondata violenta. L’acqua sa essere violenta perchè sa essere solida come la terra e fluida e pervasiva come l’aria.

Eppure sa essere gentile, sa accogliere un corpo che si bagna, sa cullare un corpo che nuota. Dall’acqua noi tutti veniamo. E impariamo con essa a confrontarci con un mondo ovattato, dolce, in cui il nutrimento ci viene dato senza fatica, senza dubbi. Quando nasciamo il passaggio dall’acqua all’aria è violento e i polmoni si spalancano come lo sbattere di una porta per un ciclone. Dobbiamo uscire dall’acqua per vivere in questo mondo. [Continua »]


Scrivere per il cinema: dal libro al film

2001: Odissea nello spazio, C’era una volta in America, Profumo di donna: quanto di noi pensano, leggendo questi titoli, al racconto The Sentinel o ai romanzi Mano armata e Il buio e il miele?

Il rapporto tra letteratura e cinema è da sempre un rapporto privilegiato e fecondo. La narrativa offre infatti un serbatoio formidabile di storie, personaggi, atmosfere a cui il cinema può attingere, raccontando con il proprio specifico linguaggio.

Per tutti i soci di BombaCarta e gli iscritti alla MailingList è possibile usufruire del 20% di sconto per il workshop sull’adattamento cinematografico condotto da Stephen Cleary, con la partecipazione di Mario Martone, organizzato da Vivalibri Centro Studi.

Il workshop si terrà a Roma il 22, 23 e 24 gennaio 2008.