Playlist di BombaMusica

Nascono con il nuovo anno le playlist di BombaMusica. Grazie a Youtube potrete ascoltare ogni volta i brani portati durante i laboratori. In questa prima playlist abbiamo inserito una parte di quelli ascoltati il 13 dicembre: un incontro movimentato e stimolante, con presenti anche alcuni musicisti.

Ecco la lista degli autori e dei brani, e i nomi di chi li ha proposti:
1. Beppe Frattaroli – Perché hai permesso tutto questo?, cd: Il libero arbitrio (Beppe Frattaroli)
2. Ray Lamontagne – Gone Away from me, cd: Till The Sun Turns Black (Andrea Monda)
3. Rosie Thomas – I run, cd: When we where small (Michela Carpi)
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La stella dei Re Magi

Ad un anno di distanza dalla sua improvvisa scomparsa voglio ricordare Emanuele Luzzati, pittore, ceramista, scenografo e illustratore, di religione ebraica, che ha rappresentato più volte i Re Magi con tutta la fantasiosa creatività del suo tratto, ravvivato dai colori, espressione del suo animo sempre disposto ad incantarsi e a incantare con la freschezza di una semplicità di sentire, come disposizione alla scoperta. Puntare l’attenzione sui Magi vuol dire avere un animo aperto alla ricerca, fiducioso nella speranza. Infatti degli altri personaggi del presepe conosciamo tutto o molto possiamo inventarci con la fantasia sostanziata dalla verisimiglianza storica, mentre dei Re Magi resta solo il mistero, con un fascino speciale, che incanta non solo quanti guardano alla Natività con spirito religioso, ma anche quelli che si accostano a questi eventi con la curiosità dell’animo o la passione per l’arte. [Continua »]


Roberto Benigni: un saltimbanco, un giullare dei nostri tempi o un idiota?

Roberto Benigni… propendo per l’ultima ma solo perché mi consente di accostare Benigni a L’Idiota di Dostoevskij. Il Principe Myskin è un grumo d’affetto radicatosi in tante adolescenze. Sostanzialmente un’utopia perché troppo spugnosa di ideali per riconoscerle anche il dubbio che una figura del genere sia mai esistita. Eppure, oggi come sempre, non c’è realtà che non scatti da una grande utopia che fa dono di un linguaggio particolare, miracolato da una parola accesa. Ecco !… Benigni è un linguaggio che veicola emozione a strati diversi in qualità e quantità, ma raggiunge indistintamente tutti. [Continua »]


L’osso di Dio

Intervista di Rossana Mitolo a Cristina Zagaria

Copertina de "L'osso di Dio"

Copertina de "L'osso di Dio"

Per la prima volta un caso di lupara bianca si risolve con il ritrovamento di qualcosa dello scomparso. Certo, poca cosa, se a ritrovarsi è stato soltanto un osso. Una clavicola, per la precisione; è la clavicola del giovane Santo Panzanella, ucciso dalla ‘ndrangheta per aver avuto una relazione con la moglie di un boss. Dopo la sua sparizione, la madre, Angela Donato, femmina di mafia nella giovinezza, tira fuori gli artigli per mettere con le spalle al muro gli assassini del figlio. Al termine di quattro anni di estenuanti ricerche, di appostamenti, di notti di dolore e di travestimenti, la donna chiede aiuto alla polizia, decidendo di svelare molti dei segreti della mafia locale. Finalmente, i colpevoli sono individuati. Del corpo di Santo, trovata almeno una traccia. Alla mamma del ragazzo, soltanto un po’ di pace. A raccontare la storia di Angela Donato e della ‘ndrangheta calabrese, la giovane giornalista Cristina Zagaria ne L’osso di Dio (Dario Flaccovio Editore), un libro a metà tra cronaca e romanzo in cui, con determinazione e discrezione, l’autrice scandaglia cuori e ragioni di uomini protagonisti di realtà dai tratti spesso raccapriccianti.

Cosa ti ha spinto a raccontare questa storia, la malia esercitata dalla personalità complessa di Angela o l’urgenza di gettare luce su alcuni degli aspetti più agghiaccianti della ‘ndrangheta calabrese?

La ‘ndrangheta è una mafia tanto potente quanto silenziosa. Se ne parla pochissimo sui giornali, in tv, nei libri. Il primo richiamo perciò è stato, indubbiamente, quello della Calabria. In quella terra, poi, c’è stato l’incontro con Angela Donato e la sua vita “pazzesca”, che mi ha affascinato, appassionato e mi ha portato dentro il mondo della ‘ndrangheta, nella sua più semplice quotidianità; con i volti, i riti, la mentalità, che spesso sfuggono a chi è “forestiero”. [Continua »]


Viaggio attraverso l’Eneide VII

Dopo aver sepolto la nutrice Caieta sul lido, ove poi sorgerà la città omonima, i Troiani riprendono il mare ed Enea con la flotta si dirige verso settentrione, costeggiando il litorale dominato dal monte Circello, ove Circe tesse e canta circondata dagli animali in cui ella ha trasmutato gli eroi già suoi ospiti. Sul far dell’aurora, il vento diminuisce tanto che bisogna procedere a forza di remi. Ed ecco che sulla costa appaiono dei folti boschi attraversati da  un fiume dalle bionde acque che poi si getta nel mare. Enea allora entra in quella foce con la sua flotta. [Continua »]


BombaMag n. 3

È online il terzo numero di BombaMag, la e-zine sulla vita delle associazioni di BombaCarta. Fra le altre cose, ampio spazio è dedicato al racconto di BombaCarta Romania sui giorni trascorsi a Roma in occasione della prima Officina dell’anno. Buona lettura!

Con l’occasione la Redazione fa a tutti i migliori auguri di Buon Anno!