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Out of the blue

Il BombaQuiz: ma che vuol dire “BombaCarta”?

«Un libro, finché non lo si legge, è solamente essere in potenza, tanto in potenza quanto una bomba che non è scoppiata. Ogni libro deve avere qualcosa della bomba, dell’avvenimento che attuandosi minaccia e mette in risalto, benché solo colla sua vibrazione, la falsità. Come chi lancia una bomba, lo scrittore scaglia fuori di sé, […]

Millecinquecento. La lucida follia degli utopismi

«In principio era il Caos, e il Caos era presso Dio, e il Caos era Dio – la realtà»: comincia così Kristus, l’ultimo romanzo di Robert Schneider (Neri Pozza, 2006, pagg. 550). Anno 1500: la follia regna sull’Europa, sprofondata in una schizofrenia sociale tra l’ordine agognato e la tragicità del presente. L’ottimismo umanistico naufraga, come […]

Pardini. Sul sentiero per il bosco sacro

Editi da Mondadori ma ormai irreperibili da anni, i racconti e i romanzi di Pardini vengono ora ripubblicati dall’anconetano peQuod, attento a ripristinare l’originalità linguistica di questo autore amato già da Natalia Ginzburg e Cesare Garboli. Si comincia con Il falco d’oro (pagg. 188, euro 14,00), la raccolta che lo fece conoscere al grande pubblico. […]

Szymborska. Una pressante ingenuità

Abbiamo raggiunto Wisława Szymborska: resta ormai ben poco da tradurre in italiano. Certo, si tratta di un corpus poetico ristretto, undici esili sillogi in mezzo secolo, poco più di 300 composizioni, qualche raccolta di prose. E il Nobel ha dato certo man forte, ma neppure tanto, perché prima del 1996 era nota perfino in Italia, […]

Di chi è questa giornata?

«…eppoi il silenzio scenderà su tutta questa avventura e la trepidazione dei cuori di placherà». Alessandro Dietrich pone quest’epigrafe al racconto della sua prigionia a Dachau-Wietzendorf, con la consapevolezza che “quella faccenda” era conclusa, e che in fondo era meglio così. Troppo il dolore, troppe le umiliazioni subite… meglio non parlarne né ai figli né […]

Ricordando Kapuscinski

E così un’altra vecchia quercia se n’è andata. Restiamo senza parole, noi piccole ghiande. Era un magnanimo. Nelle sue parole sentivi il mondo che aveva visto, le persone con cui aveva condiviso il pane, anche quand’era un tozzo; c’erano spazi immensi dentro i suoi silenzi, ore di attesa negli aeroporti, e il silenzio rattrappito di […]