Il primo giorno del nuovo lavoro, ancora frastornato dai cambiamenti e dagli obblighi burocratici, la responsabile mi ha condotto nella stanza di A., la collega con più anzianità di servizio, dove – nel giro di circa un’ora – ho ricevuto un estremo sunto degli ultimi venti anni di storia dell’ufficio. A., prossima alla pensione, rappresenta […]
“Com’è umano Lei!”
“Com’è umano Lei!”, commenta l’impotente travet in risposta alle affermazioni – che tutto sembrano fuorché umane – provenienti dal proprio datore di lavoro. Il celebre tormentone di Paolo Villaggio, nella doppia veste di Fracchia/Fantozzi, risuona come l’arresa definitiva del povero impiegato di fronte allo strapotere finanziario e burocratico dei padroni. Svuotato di una propria volontà, bastonato […]
“Luke, sono tuo padre!”
Nel 1994 Einaudi pubblicava in un sottile volumetto i risultati di un concorso intitolato Una frase, un rigo appena. Scopo del concorso era scrivere in poche righe un racconto che avesse una storia e un senso compiuto. La raccolta veniva completata da una seconda parte in cui autori affermati selezionavano frammenti propri o di opere […]
Cambiare vita, aprire la mente
Questa mattina, mentre andavo in ufficio, sull’autobus mi è capitato di leggere questo slogan su una borsa di tela di un altro passeggero: cambiare vita, aprire la mente (lascio a voi scoprire di cosa si tratti esattamente). Nel movimento a sobbalzi del bus la borsa si muoveva rivelando la scritta come un’onda che appariva e […]
2+2=5: Tiriamo le somme
Dopo aver superato indenni le vicissitudini più eterogenee, schivando epidemie, moti rivoltosi, monache sventurate e malvagi signorotti, Renzo e Lucia possono infine mantenere la reciproca promessa di unirsi in matrimonio. Celebrato lo sposalizio, ultimati i festeggiamenti, intrapresa una fin troppo tarda vita coniugale, ai due – non più promessi – sposi residua pur sempre un […]
2+2=5: Fede, fiducia, affidamento
“Un padre, volendo insegnare al figlio a essere meno pauroso, lo fa saltare dai gradini di una scala. Lo mette in piedi sul secondo gradino e gli dice: ‘Salta, che ti prendo’. Il bambino salta. Poi lo piazza sul terzo gradino, dicendo: ‘Salta, che ti prendo’. Il bambino ha paura ma, poiché si fida del […]