Gas-o-line n° 58 + il Giornalino di BombaBimbo

Gas-o-lineCari Bombers,
finalmente on-line l’ultimo numero della e-zine di BC insieme all’ormai consueto inserto: il numero di luglio del GIORNALINO DI BOMBABIMBO.
Trovate entrambe le uscite, insieme a tutti gli arretrati di Gas-o-line, nella pagina dedicata a Gas-o-line all’interno del sito.

Auguriamo a tutti una buona estate e una buona lettura.


La ghianda

Ai margini di un bosco una quercia secolare stendeva i rami ricchi di foglie e di ghiande nel sole ancora caldo di settembre: sembrava allargarsi ad accogliere la luce e il calore e nello stesso tempo offriva ai suoi piedi ombra preziosa nei momenti di afa ancora frequenti e rifugio ad uccelli, piccoli roditori ed insetti.

Una ghianda attaccata ad un ramo dalla punta del rugoso cappello color nocciola ben intonato col vestito marrone rigato da sottili striature verticali, si lasciava cullare dalla brezza e curiosa guardava tra le foglie dell’albero tante ghiande piccole e grandi che, sospese come lei ai rami dalla punta del buffo cappello, chiacchieravano tra loro su quello che avveniva nel bosco in un intrecciarsi di domande, risposte, esclamazioni di gioia, che si mescolavano al fruscio del vento e dal vento erano portate lontano.

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Aperture n.6


Giovanni Casoli, La bellissima perdita

Giovanni Casoli, già molto noto come critico letterario impegnato soprattutto a ricercare la presenza di Dio nella poesia moderna e contemporanea, ha voluto riproporre la sua fedeltà alla parola poetica con la nuova silloge La bellissima perdita (Marietti, Genova-Milano 2006), dopo i Cinque poemetti del 2002.

La bellissima perdita, Giovanni CasoliCome emblematicamente sottolinea il titolo, il nesso costitutivo delle poesie qui raccolte è rappresentato dal legame “perdita-poesia”: nella Premessa, orientativa di tutta la raccolta, si precisa che la “purissima perdita” è appunto la poesia, che non serve a nessuno, ma che non serve perché regna. L’autore, sulla base di questa convinta affermazione, si domanda Che cosa resta alla poesia? e con sicurezza risponde Niente, come sempre. [Continua »]


Senza l’odore dei poeti

Negli ultimi anni l’interesse per la nuova poesia statunitense è cresciuto costantemente. Se ci è possibile generalizzare, forse un po’ troppo sommariamente, proprio questo colpisce maggiormente: essa vive su una soglia. Non porta con sé sentimenti accesi, visioni talmente folgoranti da esaurire l’immaginazione, storie che hanno un senso definito. Le poesie dei «ultimi americani» d’oggi non sono prive di sentimento, immagini e storie. Tutt’altro. Tuttavia, in un linguaggio ordinario, comune, che ha già vinto ogni tentazione d’ermetismo, esse si dimostrano essenziali sia nel loro realismo sia nel loro procedere meditativo.
I cosiddetti «poeti beat» sembrano morti e sepolti in una riserva archeologica. I nuovi poeti non hanno l’«odore dei poeti»: non si danno arie da artista. Scriveva in una sua lettera la grande scrittrice statunitense Flannery O’Connor proprio a proposito dei beat: «Non sono credibili nemmeno come poeti, troppo presi come sono a recitare la parte. [Continua »]


Campioni del mondo…

Rilanciamo una bella riflessione di Andrea B. pubblicata sul blog unpoapolide:

Appena letto l’offesa che Materazzi avrebbe rivolto a Zidane e che avrebbe scatenato la testata del francese. Uso il condizionale perché la notizia che ho letto è riportata così. “Terrorista” sarebbe la parola.

Al quale Zidane avrebbe potuto rispondere con un “Paura eh?” di Lucarelliana memoria. Quando si sono viste le immagini tv, con i due che si parlavano, poi che camminavano sorridendo (a me sembrava sorridessero, magari era tutta tensione, ma mi sembrava così. Mi sono sbagliato?) l’impressione era normale. Poi, purtroppo si vede solamente, e non si sente quel che il difensore azzurro ha detto, Zidane che tira una testata all’avversario. Ora, credo che l’insulto ci sia stato. E Materazzi ha sbagliato alla grande. [Continua »]