di
Tiziana Debernardi -
pubblicato il 4 Dicembre 2019
Ancora una volta l’editoriale che apre alla prossima imminente Officina fornisce più di uno spunto di riflessione. E ancora una volta BC si riconferma il “contenitore” dove le cose accadono e per una strana magia si incontrano e si incrociano pur provenendo da… galassie diverse.
Vorrei partire dalla parola “magia” e dall’intreccio (casuale?) di questo tema di Officina con una delle mie ultime letture, “Amatissima” di Toni Morrison, premio Nobel per la letteratura nel 1993.
Il romanzo è un affresco della condizione degli schiavi in America a pochi anni dalla fine della Guerra di Secessione: un dipinto della condizione femminile, uno spaccato crudo e potente del rapporto madre-figlia in una società dove essere donna e di colore era il mix di condizioni peggiori in assoluto. Una madre, due figlie; un crudele infanticidio e una vita, anzi tre vite che vanno avanti e si intrecciano senza lambire la storia più grande, quella con l’iniziale maiuscola. E la presenza (o le presenze) di spiriti, ombre così forti da essere reali. [Continua »]