Nodi e grovigli

Probabilmente se qualcuno di voi ha qualche esperienza a bordo di una barca a vela riconoscerà l’immagine qui a sinistra: si tratta di una gassa d’amante, uno dei nodi più usati dai marinai per bloccare le cime. La gassa, sebbene a prima vista sembri complicata, è piuttosto semplice da riprodurre se si è allenati e la si può intrecciare anche mentre si viene sballottati tra le onde e si deve badare ai continui cambiamenti di direzione del vento e monitorare l’apertura delle vele. L’etimologia di questo nome è incerta ma in molti pensano che la gassa sia “d’amante” per la sua particolare forma: due capi della cima si intrecciano formando curve simmetriche e si affiancano paralleli in più punti, richiamando i corpi e i destini degli innamorati. L’analogia viene anche dal fatto che la gassa è un nodo resistente e se fatto bene difficilmente si scioglie per sbaglio.
Ma qui le somiglianze finiscono. Se la gassa è utile anche in situazioni di emergenza infatti è perché si tratta di un nodo anche molto semplice da sciogliere per liberare una cima bloccata, mentre il nodo che lega gli innamorati – chi lo ha sperimentato lo sa – non si scioglie così facilmente.
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